Oggi è una di quelle giornate lì, con tante “stupende” notizie che ti incoraggiano ad andare avanti.
E se dopo aver ascoltato tante belle notizie alzi gli occhi al cielo plumbeo che ti sovrasta può capitare di dire :
Potrebbe andar peggio … Potrebbe piovere
ISTAT ci regala i dati demografici. Dalla lettura emerge che si muore decisamente (653.000 contro 598.000 equivalente al 9,1% in più) più del 2014, e sempre più italiani se ne vanno dal nostro Paese. Qui il link al report ISTAT e il PDF.
In tutto ciò però mi piacerebbe trovare qualcuno che mi spiegasse cosa vuol dire questa frase :
Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.
Posticipo delle morti non avvenute? Com’è, si può posticipare la morte? O è il Monday Night? Giuro che non l’ho capita.
Altro giro, altra “good news”. Banca d’Italia conferma la crescita del Debito Pubblico a quota 2.169,9 miliardi contro i 2.169,9 miliardi del 2014 (+33,8 miliardi). Qui il link al PDF dal sito di Banca d’Italia.
Conforta sapere che sempre nel 2015 il contributo italiano al sostegno finanziario ai paesi della UEM (Unione Economica Monetaria) ammontava a 58,2 miliardi (60,3 alla fine del 2014). Una bella cifra eh? Magari ci poteva servire per altro, così per dire.
Poi c’è Confcommercio che ci solleva lo spirito con i numeri riguardanti la pressione fiscale locale e centrale negli ultimi 20 anni. Qui il link all’articolo.
Per le tasse locali si va dai 30 miliardi del 1995 ai 103 del 2015 (+248%). Per quelle centrali andiamo dai 228 miliardi del 1995 ai 393 del 2015 (+72%).
E ora che il Governo si vanta di aver ridotto la pressione fiscale (anche se ISTAT, e ne ho parlato qui, dice che a Settembre 2015 si registrava un leggero aumento anno su anno e non un a diminuzione, ma confidiamo nei dati di fine anno) se andiamo ad approfondire scopriamo che le amministrazioni locali anche nel 2015 hanno aumentato le imposte per compensare l’ennesima diminuzione dei trasferimenti dallo Stato centrale.
Infine un cenno alla vicenda di Roma e delle elezioni prossime venture.
A chi si è fatto una bella risata alle parole di Paola Taverna del Movimento 5 Stelle che aveva paventato un “complotto” al contrario per far vincere il candidato penta stellato e poi metterlo in crisi appositamente per far fare una figuraccia al movimento consiglio di prendersi venti minuti di tempo e ascoltare il podcast della trasmissione “La versione di Oscar” andata in onda oggi su Radio24 (Ecco il link).
Giannino e il suo ospite Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani ed ex consigliere comunale proprio a Roma, ricostruiscono la vicenda legata al mostruoso debito della capitale (pare che siamo arrivati a più di 13,5 miliardi).
E’ stato ricordato come il primo mega debito sia stato creato dalle amministrazioni Rutelli (quello che va in giro a dire: “Eh, ai miei tempi!”) e Veltroni (quello che si fa passare per grande regista e scrittore, e che dovrebbe essere in Africa) e poi, sotto il Governo Berlusconi, Alemanno sia stato agevolato con l’estinzione del debito, e a sua volta ne abbia ricreato un altro. Poi è arrivato Marino e lo hanno fatto saltare (in linea di principio anche giustamente) per 15.000 euro di note spese, cifra che fa un po’ sorridere se contrapposta al debito creato da chi lo ha preceduto.
Da notare che Roma viaggia, unica amministrazione comunale al mondo probabilmente, con due bilanci separati.
Poi è saltata fuori la possibile trappola per i penta stellati. Il gioco prevede che il Governo possa decidere di riportare Roma ad una gestione normale, quindi con un solo bilancio che includa anche l’abnorme debito.
Facciamo la domanda?
E se vincono i 5 Stelle?
Facile dai!
Eh sì, è proprio una di quelle giornate.