Ci si sente un po’ Topolino, o Paperino se preferite, a leggere della soluzione trovata in accordo con la UE dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ed ecco che ci scappa un Gasp! o meglio un GACS! (acronimo di Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze).
Come altro si potrebbe reagire davanti al groviglio creato da Padoan e dai suoi colleghi per fare in modo che l’aiuto di Stato non risultasse agli atti?
Intanto i riferimenti. Qui c’è il comunicato di ieri del MEF nel quale si spiega lo schema di risoluzione delle italiche sofferenze bancarie.
Qui invece forniscono i dati con i quali possiamo capire come verranno definite le garanzie statali. Ma si tratta di calcoli e parametri puramente economici di fronte ai quali mi viene l’orticaria.
Mettendo insieme le due cose si evince che lo Stato non darà aiuti diretti, ma darà garanzie solo su quelle che vengono definite senjor tranche dei crediti in sofferenza. Per tutti gli altri nessuna garanzia a meno che non si esauriscano le senjor trance e si possa passare ad altro.
Sarà interessante sapere quale sia la reale quota a parte dei senjor e degli altri che pare si debbano considerare alla stregua di spazzatura. Ma restando sui senjor il meccanismo prevede che lo Stato dia la garanzia a fronte del pagamento di una commissione periodica da parte della banca richiedente.
Quindi lo Stato ci informa che prevede addirittura di incassare più soldi dalle commissioni di quanti ne dovrà eventualmente mettere per le garanzie. Di conseguenza niente aiuti di Stato, bensì un guadagno.
Idilliaco! Staremo a vedere.
Infine abbiamo la news di giornata nella quale si spiega come il nostro sistema bancario sia solido e la buriana sui titoli in borsa sia “ampiamente ingiustificata”.
A leggere questa ultima news dovremmo proprio metterci comodi e stare tranquilli perché non esistono problemi e tutto è ok. Certo, ci sono queste sofferenze da sistemare, ma trattasi di normale amministrazione.
Ora, definito che siamo di fronte al genio Padoan che ha trovato la quadra dopo “solo” un anno di tentativi mi permetterei di dire solo una cosa piuttosto semplice.
Prendiamo la situazione attuale dove abbiamo uno Stato non più sovrano che non può intervenire direttamente per chiudere questo tipo di questioni. Risultato? Tutti trafelati per un anno e infine ecco la soluzione puzzle (che se si perde un pezzo ci si impazzisce sopra per mesi).
Pensiamo invece all’Italia di qualche tempo fa. Uno Stato sovrano che pone la garanzia diretta e chiude il caso, un po’ come hanno fatto i nostri partner europei mentre i nostri governi dormivano nonostante fossimo già sotto l’egida europea.
Non c’è partita!
Altrimenti, già che ci sono, perché non cambiano anche l’Art. 1 della Costituzione?
Così dovrebbe andar bene :
L’Italia è una eurocrazia, fondata sul lavoro (che come è noto rende liberi).
La sovranità appartiene alla Commissione Europea, che la esercita come cacchio le pare.