Ieri sera, immagino come la maggior parte di voi, mi sono trovato davanti alle immagini dell’attentato di Mosca e ho seguito le prime mosse dei media segnato da quella autentica mattanza che penso resterà per molto tempo nella memoria collettiva.
Non aggiungo altro su quella che è la cronaca dell’evento poiché ormai coi social è possibile ottenere un tale numero di video che sarebbe inopportuno parlarne, anche per decenza e vicinanza nei confronti delle persone colpite e dei loro familiari.
C’è però da capire cosa sia realmente accaduto in quella che, mi si passi la freddezza, possiamo definire la logistica.
Da parte russa Medvedev è partito lancia in resta paventando un coinvolgimento degli ucraini e affermando che i capi avrebbero pagato il fio con la vita. Alle sue parole sono seguite anche quelle del Presidente Putin che ha usato altri termini, ma ha fatto intendere che i fari russi siano puntati in direzione Kiev.
Ci sono poi gli allarmi lanciati da varie cancellerie, USA e Europa su tutti, atttorno all’8 marzo, allarmi che potrebbero far pensare male, e qualcuno lo ha fatto.
Dall’altra parte ovviamente c’è chi ha già accusato i russi di autoattentato – per inciso se cercate la parola autoattentato sui motori di ricerca vi appaiono come primi risultati quelli relativi alla “teoria del complotto” sull’11 settembre 2001. Curioso in questo caso come a lanciare l’accusa siano stati anche giornalisti che hanno sempre bollato come paranoici complottisti coloro che non avevano accettato la narrazione ufficiale sulle Torri.
La rivendicazione è di una costola ISIS con i protagonisti che arriverebbero dal Tagikistan. E siccome sappiamo bene che ISIS è una creatura di inglesi, americani e israeliani… siamo autorizzati a pensar male, sempre che si voglia prendere per buona una rivendicazione che sarebbe arrivata via Telegram. Ma tanto ormai si fa tutto via social.
C’è poi l’elemento della Renault bianca, che se confermato ricorda la nostra Uno bianca potrebbe essere un eventualmente un messaggio per-o-di quei francesi che avevano spinto a parole sull’intervento di campo delle truppe NATO. E in questi casi i dettagli a volte sono più importanti di tutto il resto.
Ad ogni modo tutte le interpretazioni sono valide anche se in un momento nel quale Putin ha stravinto le elezioni – con il vulnus pesante della eliminazione degli avversari attraverso scandaletti di comodo, ma comunque di enorme impatto nei numeri di affluenza e voti raccolti – e la Russia sta raccogliendo i frutti della sua strategia lenta in Ucraina facendo esattamente ciò che vuole quella dell’autoattentato sembra ipotesi remota.
Al momento con lo starnazzare dei più sul lato occidentale che pare essere propedeutico a un negoziato vicino – ma mai dire mai con certi mattacchioni al pascolo – si potrebbe pensare a un attacco che intenda dire ai russi che magari avranno vinto in Ucraina – cosa nota fin dal primo giorno ma vabbè! – ma devono sempre stare all’erta in casa propria poiché gli altri sono in grado di fare danni in ogni luogo e in qualsiasi momento. Insomma, la classica leva di contrattazione. Suona male, ma lo sappiamo che noi siamo colo carne da macello per chi gestisce questo genere di situazioni.
Certo è che se per caso i russi avessero elementi importanti per collegare Kiev all’attentato non vorrei essere nei panni del tossico e dei suoi amici nazisti perché, e su questo punto metterei la mano sul fuoco, l’esercito russo fin dal primo secondo di questa guerra avrebbe potuto polverizzare questi pupazzetti in dieci secondi, e per inciso non lo hai mai fatto e nemmeno pensato di farlo. Non dimentichiamolo mai.
Registro poi le parole del signor Mattarella:
“Il crudele attentato terroristico consumato a Mosca invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale”
E meno male che sono arrivate con buona solerzia anche quelle dell’inquilina di Palazzo Chigi:
“L’orrore del massacro di civili innocenti a Mosca è inaccettabile. Ferma e totale condanna del Governo italiano a questo efferato atto di terrorismo. Esprimo la piena solidarietà alle persone colpite e ai familiari delle vittime.”
Si noti come nessuno dei due nomini la Russia o le sue autorità. Sono dettagli fastidiosi, ma va bene così.
Resta da parte mia la vicinanza, per quanto possibile, alle vittime e alle loro famiglie e a un popolo che ha sempre saputo affrontare con forza e coraggio queste situazioni. E speriamo che tutto ciò non porti a sviluppi negativi sul piano internazionale.

Aggiungo l’occhio attento di Pepe Escobar, tradotto da Comedonchisciotte che ci indica alcuni elementi che potrebbero sfuggire ai più: https://comedonchisciotte.org/e-guerra-il-vero-tritacarne-inizia-adesso/.

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