L’Egitto che afferma di aver avvisato Israele dell’imminente attacco, con Netanyahu che nega.
L’immediata denuncia del Wall Street Journal (https://www.wsj.com/world/middle-east/iran-israel-hamas-strike-planning-bbe07b25) che raccoglie la provvidenziale dichiarazione di alcuni esponenti di Hamas i quali affermano di aver preparato l’attacco con l’aiuto dell’Iran, con l’Iran che smentisce.
La singolare scomparsa di Vivian Silver (https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-peace-activist-missing-after-attack), attivista israeliana contro l’occupazione che svanisce nel nulla proprio in concomitanza con l’attacco. Sarà uno degli ostaggi? A me ricorda sinistramente l’omicidio di Vittorio (Vik) Arrigoni, ufficialmente torturato e ammazzato da terroristi palestinesi, e non è lo si possa escludere qualora Vittorio avesse visto cose che non doveva vedere, ma risultato comunque utile a Israele per eliminare occhi, orecchie e bocca scomode di Gaza.
Il taglio delle forniture di cibo, acqua, carburante ed elettricità a Gaza da parte di Israele. Questo elemento dovrebbe far comprendere ancora una volta di più cosa significhi dire che i palestinesi vivono in una gabbia e dipendano esclusivamente dai loro aguzzini.
Mentre le cancellerie occidentali si schierano senza se e senza ma con Israele, non concependo nemmeno per un secondo la possibilità di mentenersi equidistanti tra occupanti e occupati in Cina si discute di una Cina messa alla prova nella sua capacità di fare da paciere (https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article/3237357/conflict-between-israel-and-hamas-puts-chinas-approach-middle-east-test). Noi ormai siamo andati con la nostra distinzione a prioristica tra buoni e cattivi, dove i buoni siamo sempre noi e i nostri amici per inteso. I cinesi che la guerra te la fanno, e feroce, sul piano commerciale ragionano su come cercare soluzioni di pace.
Se però preferite la carta straccia di casa nostra avete solo l’imbarazzo della scelta. Fate voi.