Oggi su tutti media di regime occidentali campeggia la notizia dell’attacco di Hamas a Israele.
Come di consueto si sprecano i video e le testimonianze che documentano l’attacco e l’avvio della risposta israeliana.
E arrivano i soliti commenti dei politicanti di casa nostra, tutti schierati con Israele a partire da quel Mattarella che annuncia la sua “Ferma condanna” contro le azioni dei palestinesi.
Prendiamo a esempio ANSA (https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/07/hamas-attacca-con-5000-razzi.-israele-siamo-in-guerra_d9bbe513-f123-4ded-91f1-f12515e8ecf9.html), New York Times (https://www.nytimes.com/live/2023/10/07/world/israel-gaza-attack), Le Monde (https://www.lemonde.fr/international/live/2023/10/07/en-direct-attaque-contre-israel-vingt-deux-personnes-tuees-par-les-frappes-du-hamas-des-civils-pris-en-otage-en-violation-du-droit-international_6192981_3210.html). Aggiungete chi volete, tanto non cambia nulla.
Ci ripetiamo e ricordiamo che le azioni dell’Ucraina contro la Russia e le annesse terre del Donbass, la Crimea vengono definite come risposte all’invasore mentre quelle palestinesi sono atti di terrorismo per lor signori.
E allora condividiamo tre notizie precedenti gli attacchi di Hamas delle quali nessun media di regime ha dato conto dalle nostre parti.
La prima riguarda il raid dell’esercito israeliano in una università palestinese cui è seguito l’arresto di otto membri del consiglio universitario degli studenti (https://www.middleeasteye.net/news/palestine-israel-decry-army-barbaric-university-raid-student-arrests). Era il 25 settembre e le immagini riportate da Middle East Eye si commentano da sole.
La seconda è del 2 ottobre e riguarda un altro assalto dell’esercito israeliano alle scuole elementari palestinesi che ha provocato il ferimento di un bambino. In seguito, per sicurezza dicono gli israeliani, è stato impedito l’accesso a 27 scuole locali degli insegnanti e i bambini sono stati “accompagnati” a lezione dagli uomini in divisa (https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-forces-open-fire-school-west-bank-raid).
Il 3 ottobre invece è stato impedito a James Cleverly, Segretario di Stato per gli affari esteri, del Commonwealth e dello sviluppo del Regno Unito, di visitare il villaggio di Ein Samiya (https://www.middleeasteye.net/news/israel-prevented-uk-foreign-secretary-visit-palestine-village) sottoposto al consueto stillicidio di azioni militari quotidiane. Al solito si è parlato di questioni di sicurezza da parte israeliana.
Questa è solo una mini selezione dal bollettino più o meno quotidiano di soprusi che palestinesi deebbono sopportare. Si deve ripetere per l’ennesima volta che i palestinesi vivono in un regime di apartheid a forti tinte naziste da decenni? Ormai dovrebbe esser chiaro – che poi su Hamas ci sarebbe da dire molto in negativo, ma qui siamo focalizzati su altro.
Però per l’amor del cielo, loro sono terroristi, gli ucraini sono patrioti.
La stampa del Medio Oriente è piena di queste notizie . La nostra no.
Nel mentre si chiude ricordando che subito dopo la visita del Presidente siriano Assad in Cina un attacco con droni ha fatto più di cento morti in Siria cui ne sono seguiti almeno altri quindici dopo la risposta dell’esercito con attacco a Idlib. In Sudan proseguono gli scontri in piena guerra civile. In Libia il tempo sembra già essersi fermato a Derna, città sommersa dalla piena dovuta al crollo di due dighe di qualche settima na fa. In Nagorno Karabakh prosegue la pulizia etnica degli armeni ad opera degli azeri.
Mica per altro eh! Solo per non dimenticare che il circuito dell’informazione di regime funziona così. Una settimana al massimo e poi tanti saluti anche ai peggiori disastri e conflitti.