Ieri ascoltavo l’audizione di alcuni dirigenti Pfizer presso il Parlamento australiano che non hanno saputo rispondere ad alcune domande cruciali sugli effetti collaterali del cosiddetto “vaccino” di loro produzione.
Il senatore australiano Gerard Rennick ha messo sotto torchio i convenuti e ha anche ottenuto la conferma – lo sapevamo perché se lo era lasciato scappare già nel 2020 il capo ricerche di Pfizer, ma fa sempre effetto sentirlo dire dalla loro voce – che i dipendenti dell’azienda non hanno ricevuto il prodotto somministrato a miliardi di cavie, ma qualcosa di diverso. Ipotizzo? Acqua e sale.
Qui potete visionare uno spezzone dell’audizione dal canale personale del senatore.
Avevo ascoltato e letto le irricevibili parole pronunciate dal signor Mattarella alla Cerimonia di consegna del Ventaglio al Quirinale (https://www.quirinale.it/elementi/93742). Avrei voluto scrivere all’inquilino abusivo del Quirinale per manifestare la mia disapprovazione nei confronti di tali parole. Ora ho altro materiale da sottoporre alla sua attenzione e ho integrato il tutto inviando la missiva che segue.
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Signor Presidente della Repubblica,
Le scrivo per sottoporle le mie perplessità iin merito ad alcune sue dichiarazioni proferite il 27 luglio 2023 nell’ambito della Cerimonia di consegna del Ventaglio al Quirinale.
Il riferimento va in particolare alla parte nella quale ha chiaramente fatto riferimento alla istituzione della Commissione Parlamentare sulla gestione della cosiddetta pandemia.
Lei ha espressamente fatto riferimento alla impossibilità che si generino sovrapposizioni tra Parlamemnto e Magistratura.
Potrei concordare sul piano ideale, ma lei ha puntato l’attenzione sull’istituto della Commissione di inchiesta la quale non ha questo genere di vincolo come da articolo 82 della nostra Carta.
Le chiedo se secondo lei la Commissione Moro e la Commissione Uranio Impoverito non avrebbero dovuto vedere la luce avendo indagato su questioni che sono tuttora materia di interesse per la Magistratura.
Si rende conto del fatto che da qui in avanti le sue parole costituiranno un precedente interpretativo che potrebbe portare i suoi successori a porre pesanti veti presidenziali su altre importanti iniziative di indagine parlamentare?
Le ricordo altresì che sono in corso le indagini dei parlamenti di paesi non di secondo piano come Gran Bretagna, USA, Canada e Australia le cui commissioni sono impegnate in un lavoro che, come da lei affermato, si starebbe sovrapponendo a quello delle locali magistrature.
In punta di diritto comparato devo pensare che secondo lei l’Italia non sia un paese occidentale nel quale il Parlamento può e deve legittimamente indagare fenomeni che hanno avuto un enorme impatto politico e sociale sulla popolazione?
Confido nella sua buona fede e devo ritenere che lei sia informato poco e male dai suoi collaboratori, pertanto le ricordo che proprio in questi giorni il Senato australiano sta mettendo sotto torchio dirigenti e responsabili scientifici di Pfizer.
Sottolineando che l’ultimo comma dell’Art. 82 della nostra Carta afferma in maniera inequivocabile che “La Commissione d’inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.” le chiedo se non sia il caso di rivedere il suo giudizio al fine di permettere che la Commissione nasca in un clima più disteso e possa lavorare senza limitazioni che ne inficino il normale svolgimento.
La ringrazio per l’attenzione,
Mauro Busnelli
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Non mi aspetto granché. Se però qualche milione di italiani si decidesse a temnpestare di mail la casella di posta del signor Mattarella forse lo stesso si sentirebbe obbligato a mettere una pezza sulle sue sciagurate affermazioni.
Per il resto anche solo far notare che non siamo tutti dei pistolotti che si bevono ogni cosa detta da lor signori come se fosse legge è già qualcosa.
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Il citato Art. 82 della Costituzione: https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-i/sezione-ii/articolo-82.
Se volete scrivere anche voi al signor Mattarella: https://servizi.quirinale.it/webmail/.