Ogni tanto si fa il punto della situazione su alcuni progetti che potrebbero vedere la luce nel futuro più o meno prossimo.
The Line, insieme con Xiong’an e New Murabba rappresentano tre progeetti di città del futuro a un differente stadio di realizzazione.
Di Xiong’an si è parlato l’anno scorso (http://www.busnosan.it/wp/2022/03/31/xiongan/) aggiornando tre settimane fa (http://www.busnosan.it/wp/2023/07/02/news-dalla-cina/). La città è ormai cosa fatta e staremo a vedere se l’idea di realizzarne altre 500 sarà portata avanti.
New Murabba è dei tre il progetto ancora su carta (http://www.busnosan.it/wp/2023/02/20/new-murabba/) che però affascina e incuriosisce come gli altri. Ricordiamo che New Murabba nascerebbe dentro Riyad e quindi rappresenterebbe più che un quartiere, sarebbe una città nella città.
Infine c’è The Line (http://www.busnosan.it/wp/aiovg_videos/citta-del-futuro-the-line/) che mi intriga parecchio, ma anche mi angoscia per l’idea di poter essere costretto a vivere in un luogo che, seppur immenso, potrebbe apparire come una prigione dovendo essere isolato rispetto al territorio circostante poiché quest’ultimo sarebbe da rigenerare.
Ci sono novità alle quali tra l’altro si è accennato nella recente intervista fatta alla dottoressa Pozzoli (https://www.youtube.com/watch?v=GsEBort76dw) nell’ambito delle nostre periodiche chiacchierate con gli amministratori saronnesi.
Intanto su Middle East Eye è apparso un articolo (https://www.middleeasteye.net/news/saudi-arabia-neom-megacity-seeking-loan) nel quale si forniscono alcune news.
C’è poi uno studio apparso su Nature (https://www.nature.com/articles/s42949-023-00115-y) nel quale si ragiona sulla bontà dell’idea di costruire una città lineare. Nello studio emerge una maggior funzionalità della città cosiddetta circolare.
La costruzione è comunque in corso e siamo alla realizzazione delle fondamenta, già di per sé opera mastodontica.
Sul sito web dell’opera è possibile visionare il video (https://www.neom.com/en-us/regions/theline – una volta caricata la home page lo trovate in testa alla stessa) della visita del professor Michio Kaku, fisico statunitense di origini giapponesi, volto noto per il suo lavoro di divulgatore. Una visita chiaramente orientata al marketing, ma che permette di visionare il progetto in una esposizione di grandi dimensioni che immerge il visitatore dentro una The Line in miniatura davvero suggestiva. E poi potete vedere lo stato dei lavori con alcuni degli ideatori a colloquio col professor Kaku.
Detto questo io rimango al contempo affascinato e angosciato da questa meravigliosa idea di utopica/distopica città del futuro.