In questi giorni tre sono i summit che hanno suscitato l’attenzione dei media mondiali. Dato che ne parliamo utilizzando gli articoli pubblicati da China Daily ribaltiamo l’ordine partendo dal primo che è quello la Cina e i cinque paesi dell’Asia Centrale. Poi proseguiamo con il summit della Lega Araba e chiudiamo con il G7 giapponese.

La Cina dunque ospita il summit al quale partecipano Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Dal momento che il centro del mondo è Pechino possiamo tranquillamente dire che questo è il vertice più importante della settimana. qui si decide molto della Nuova Via della Seta, quella da cui Washington vorrebbe che noi restassimo fuori. Nell’articolo si riassumono le principali direttive uscite dal vertice con quei 26 miliardi di yuan – loro fanno ancora il cambio col dollaro per pudore, ma sarà meglio far conto sullo yuan come moneta di riferimento perché questa è la reeltà al di là della nostra stanca propaganda – che andranno ai paesi aderenti al progetto. Insomma, è qui che si fa il futuro di questo secolo – tra l’altro andate a vedere i nuovi treni che vanno a 1.000 km/h che stanno per essere messi in funzione e sommateli a tutte le innovazioni che noi ci sognamo mentre in Cina sono la normalità. Noi dovremo procedere a ruota e sarebbe il caso di farlo senza dover poi diventare zerbino del nuovo ras del quartiere Terra.

Qui l’articolo: https://www.chinadaily.com.cn/a/202305/19/WS6467951ca310b6054fad4135_1.html.

Xi Jinping ha poi inviato le sue congratulazioni al summit della Lega Araba dove, a parte il tentativo del cocainomane ucraino di ingraziarsi qualche emiro con le sue falsità e lamentele, a spiccare è stato l’invito al Presidente siriano Bashar-al-Assad – tra l’altro proprio lui ha tolto la traduzione mentre parlava Zelensky per meglio comprendere le panzane narrate dal guitto al soldo di Washington e Londra dall’inglese, che conosce a menadito – che ha accettato con entusiasmo a certificare il rinnovato intento di pacificare la stiuazione in Medio Oriente. Poi nella vita non si sa mai, ma sembra proprio che le cose si stiano mettendo nel modo giusto per impedire agli anglosassoni di mantenere nel caos quell’area. Resta come detto altre volte, da capire come si muoverà Israele. Se dovesse arrivare la distensione anche con Tel Aviv sarebbe la cilieginaasulla torta per la diplomazia cinese.

Qui l’articolo: https://www.chinadaily.com.cn/a/202305/20/WS6467fc83a310b6054fad4144.html.

Infine segnalo la citazione del G7. Dalle nostre parti visto come il summit fondamentale, qui un po’ meno. Al di là del fatto che lo spettacolo penoso di questi sette “samurai” dei poveri che depongono corone di fiori e scavano sabbia per commemorare vittime delle quali nonninteressa nulla a nessuno di loro, pensando che per l’ennesima volta un Presidente USA ha evitato di chiedere scusa per aver distrutto in un attimo due città e migliaia di vite coi giapponesi che tengono la testa bassa dopo quasi ottant’anni, fa sorridere come China Daily presenta l’evento, ovvero con la cronaca della contestazione nei confronti dell’agenda del G7. Poco o nulla sul vertice dal quale in effetti, a parte la nuova comparsata del guitto ucraino chiedere soldi e armi, ma forse anche qualche piccolo segnale di resa del quale però nessuno ha inteso parlare, poco c’è da dire.

Le proteste contro il G7 in Giappone

Qui l’articolo: https://www.chinadaily.com.cn/a/202305/20/WS6467a2b3a310b6054fad4141.html.

Anche questi eventi confermano come la direzione sia presa, soprattutto dai ricconi che peraltro si riuniscono in Portogallo per il Bilderberg (https://bilderbergmeetings.org/meetings/meetings-overview/2020) del quale notiamo l’elenco dei temi in agenda: AI, Banking System, China, Energy Transition, Europe, Fiscal Challenges, India , Industrial Policy and Trade, NATO, Russia, Transnational Threats, Ukraine, US Leadership. Si noterà come manchino alcuni temi caldi degli ultimi anni mentre anche qui si parla apertamente della (defunta) leadership degli USA, oltre che di Cina e India.

N.B.: Riguardo Zelensky si portebbe anche ipotizzare che il tour infinito tra Europa, Medio Oriente e Giappone potrebbe, vista la situazione piuttosto pesante dell’Ucraina, panzane dei nostri media di regime a parte, anche significare che stia cercando una via d’uscita. Lo capiremo, credo – ma io sono quello che sperava la questione durasse poche settimane per cui… – molto presto.

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