Aleksandar Vucic, Presidente della Serbia, non usa mezzi termini per ricordare alla NATO quel che fece ai danni del suo paese nel 1999.
Leggiamo le sue dichiarazioni dal sito della TASS.
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Il presidente serbo chiede alla NATO di rispondere per i bombardamenti del 1999 sulla Jugoslavia
Aleksandar Vucic ha affermato che la Repubblica dimenticherà l’aggressione della NATO solo quando tutti i serbi saranno sterminati
BELGRADO, 25 marzo. /TASS/. La NATO dovrebbe rispondere dell’aggressione contro la Repubblica Federale di Jugoslavia nel 1999, ha affermato il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando agli eventi commemorativi che segnano il 24° anniversario dell’aggressione della NATO contro la Jugoslavia.
“Sono passati 24 anni da quando avete fatto a pezzi il nostro territorio, ucciso 79 bambini, 2.500 cittadini, non solo civili, ma anche soldati e poliziotti. Chi siete voi per uccidere i nostri soldati e poliziotti sul nostro territorio e nel nostro paese? Avete il diritto di uccidere i nostri soldati e i nostri poliziotti? Chi vi ha dato questo diritto?” ha detto il capo dello Stato.
“Non avete impedito alcun disastro umanitario. Avete armato gruppi ribelli in un paese libero e sovrano, che non aveva messo piede sul territorio di un altro paese”, ha sottolineato Vucic.
Il presidente serbo ha anche affermato che la Repubblica dimenticherà l’aggressione della NATO nel 1999 solo quando tutti i serbi saranno sterminati.
La Serbia commemora il 24° anniversario dell’aggressione della NATO contro la Jugoslavia. L’evento commemorativo centrale di quest’anno si svolge a Sombor, dove nel 1999 cadde la prima bomba e morì il primo cittadino serbo. Il presidente serbo Aleksandar Vucic, il presidente della Republika Srpska, il patriarca serbo Porfirije e migliaia di cittadini hanno partecipato alla manifestazione e assistito allo spettacolo teatrale a Sombor.
L’aggressione della NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia è iniziata il 24 marzo 1999 ed è durata 78 giorni. Il motivo principale dell’operazione offensiva della NATO “Allied Force” era prevenire il genocidio della popolazione albanese in Kosovo. Secondo la NATO, durante l’operazione, l’aviazione dei paesi della NATO ha effettuato 38.000 voli militari, di cui oltre 10.000 finalizzati al lancio di bombe.
Secondo informazioni serbe, a seguito dei bombardamenti, tra le 3.500 e le 4.000 persone furono uccise e circa 10.000 ferite, due terzi delle quali erano civili. I danni materiali ammontarono a 100 miliardi di dollari. Durante i tre mesi di bombardamento della Jugoslavia da parte della NATO, 15 tonnellate di uranio impoverito furono lanciate in proiettili sul territorio della Serbia. Durante i primi dieci anni dopo i bombardamenti, 30.000 persone si ammalarono di cancro, di cui 10.000-18.000 morirono.
(l’originale qui: https://tass.com/world/1594271)
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Poche parole a corredo delle dichiarazioni di Vucicc.
La frase chiave a mio avviso è quella in ci Vucic afferma che i serbi dimenticheranno solo quando saranno tutti sterminati, ovvero quando non ci saranno più serbi in vita. Una frase che chiarisce come, fin tanto che ci sarà lui al timone e credo anche dopo di lui, la Serbia non accetterà mai di entrare a far parte di quella stessa organizzazione che ha distrutto il paese.
In questi giorni ho condiviso articoli e video inerenti il ricordo delle molteplici campagne di guerra portate avanti negli ultimi decenni da USA e NATO. Credo sia necessario tenere a mente che noi siamo dalla parte di coloro che ammantano di un alone di pacifismo (?!) ed esportazione dei nostri valori (?!) mere guerre imperialistiche. Siamo come quei negozianti che pagano il pizzo per essere difesi da… quelli che chiedono loro il pizzo. Prima ne usciremo meglio sarà per tutti.
Non dimentichiamo nfine che noi abbiamo partecipato attivamente alla mattanza serba e ricordiamo che il Governo D’Alema comprendeva al suo interno in qualità di Vice Premier il signor Mattarella, quello che oggi plaude all’invio di armi in Ucraina per fare la pace, un guerrafondaio della peggior specie che anche per questo motivo non avrebbe mnai dovuto essere eletto Presidente della Repubblica.