Viste le nuove dichiarazioni folli del Premier Draghi che ci vuole far credere che la scelta sia tra la pace e il gas russo mi è sembrato opportuno chiedere al Ministro Cingolani di chiarire la situazione.

Dal momento che avremmo la possiblità di sopperire a eventuali cali o bloocchi di forniture la dommanda più banale è perché non usiamo ciò che abbiamo.

Sono certo che il buon Cingolani saprà fornire spiegazioni alla popolazione.

Gentile Ministro Cingolani,

Scrivo a lei mettendo in copia il signor Draghi per formulare alcune domande.
La popolazione sta constatando l’aumento di beni, carburanti e bollette fin da inizio 2022.
Lei signor Ministro ha definito una truffa l’aumento del prezzo dei carburanti.
Il signor Daghi si è chiesto ieri in conferenza stampa “se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace” aggiungendo altre parole offensive nei confronti dell’intelligenza della popolazione che viene trattata da costui come un branco di acefali privi della minima capacità di ragionare.
Queste parole lasciano intendere che la situazione potrà peggiorare con ulteriori aumenti ed eventuali razionamenti dell’energia.
Signor Ministro, chiedo a lei di indire una conferenza stampa nella quale chiarire ai cittadini per quali motivi il Governo stia colpendo e intenda continuare a colpire con le sanzioni il popolo italiano. Perché con tutta evidenza siamo noi l’obiettivo delle stesse.
Le chiedo ciò perché risulta, prendo i dati pubblicati sul sito del suo Ministero, che in Itaia vi siano circa miilletrecento pozzi di idrocarburi tra i quali quelli di gas non utilizzati potrebbero garantire una produzione che si aggira attorno ai novanta miliardi di metri cubi di materia prima così come definito dal Codacons che si è rivolto alla Corte dei Conti.
Questa cifra andrebbe a coprire non solo l’eventuale ammanco derivato dal blocco del gas di provenienza russa, ma garantirebbe altresì la copertura dell’intero fabbisogno nazionale.
Le riserve complessive inutilizzate stimate ammonterebbero a circa 350 miliardi di metri cubi.
Le domando di chiarire per quale motivo il signor Draghi presupponga che la popolazione debba scegliere tra pace e riscaldamento/raffreddamento quando ci sarebbero tutte le condizioni per evitare “effetti collaterali” di eventuali nuove sanzioni.
Le chiedo altresì di chiarire per quale motivo il Governo non abbia messo in campo un piano di utilizzo di parte di queste riserve. Considerato che si tratterebbe di porre rimedio mentre si cercano altre soluzioni non si arriverebbe certamente a prosciugare tutte le riserve. E se esistono impedimenti sarebbe opportuno illustrarli alla popolazione che altrimenti potrebbe ritenere irrazionale, se non perfino ostile, il vostro operato.
Domando inoltre per quale motivo l’Italia stia accettando il GNL proveniente dagli USA che ha il doppio “pregio” di essere altamente inquinante nel processo di estrazione e costoso.
Confido in una sua risposta non a me personalmente quanto piuttosto al popolo nei tempi più brevi possibili.

Grazie,
Mauro Busnelli

Poi, per non famri mancare la mia dose quotidiana di cazzeggio libero, ho pubblicato un video attinente la questione.

Aggiungo anche il secondo che va comunque nella stessa direzione.

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