Ricevo e pubblico la risposta da parte del Ministero degli Affari Esteri – devo dire che loro almeno rispondono – alla missiva nella quale chiedevo se, viste le schiaccianti prove a carico degli Stati Uniti d’America sulla questione dei laboratori per la costruzione di armi biologiche in Ucraina, fosse alle liste un embargo contro gli USA.
Ci sono elementi che vorrei condividere con chi legge.
In seconda battuta condivido la missiva appena spedita all’Ambasciata russa in Italia nella quale prendo posizione rispetto alle deliranti iniziative di Governo, stampa e società civile italiana riguardo il conflitto in Ucraina e nei confronti dei cittadini russi.
La risposta del Ministero degli Affari Esteri.
Gentile Signor Busnelli,
la ringrazio per aver contattato l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Nel quadro della politica estera e di sicurezza comune (PESC), l’UE applica misure restrittive al fine di perseguire gli obiettivi specifici della PESC stabiliti nel Trattato sull’Unione Europea. Negli ultimi anni l’UE ha fatto spesso ricorso all’imposizione di sanzioni o misure restrittive sia in modo autonomo sia in attuazione di risoluzioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Le sanzioni sono uno strumento di natura diplomatica o economica che intende determinare un cambiamento per quanto riguarda attività o politiche, come le violazioni del diritto internazionale, dei diritti umani, dello stato di diritto o dei principi democratici. Le misure restrittive imposte dall’UE possono essere dirette contro governi di Paesi terzi, nonché contro entità non statali e persone fisiche o giuridiche (come gruppi terroristici e singoli terroristi). Esse possono comprendere embarghi sulle armi, altre restrizioni commerciali specifiche o generali (divieti di importazione e di esportazione), restrizioni finanziarie, restrizioni all’ammissione (divieti di visto o di viaggio) o altre misure che appaiano opportune a seconda dei casi.
Per quanto riguarda la sua specifica richiesta, inoltro il suo messaggio al Focal point nazionale in materia di sanzioni, per i seguiti più opportuni.
Cordiali saluti,
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Spunti di riflessione ne abbiamo. Non mi aspetto molto di più, chissà però che non arrivino altre informazioni, magari per spiegarmi perché non si farà nulla.
Email all’Ambasciata russa.
Spett.le Ambasciatore Sergey Razov,
Le scrivo a seguito dell’ennesima mistificazione operata dai media italiani, nello specifico La Stampa di Torino, riguardo la strage perpetrata dalle milizie ucraine a Donetsk.
Inoltre ho appreso della approvazione alla Camera dei Deputati di un Decreto Legge che autorizza misure in ambito militare che potrebbero essere intese come ostili nei confronti della Russia.
Queste notizie si aggiungono alle assurde sanzioni decise dal nostro Governo in accordo con gli omologhi dell’Unione Europea.
In ultimo anche il clima di isteria che ha portato alla rimozione del direttore d’orchestra Valery Gergiev dal Teatro alla Scala e ad altre scelte irrazionali che hanno colpito cittadini russi in Italia e altrove.
La mia natura pacifica mi rende inaccettabile qualsiasi forma di confronto bellico, non entro però nel merito della vicenda attualmente in corso in Ucraina.
Le manifesto altresì tutta la mia vicinanza e amicizia nei confronti del popolo russo e la distanza dal Governo italiano che non mi rappresenta con le sue azioni.
Mauro Busnelli
Credo sia importante che ognuno di noi, tra coloro che cercano di mantenere la mente sveglia e non si fanno irretire dalla tela tessuta dai media di regime, manifesti la sua posizione e la vicinanza a un popolo storicamente amico dell’Italia.
Chi volesse contattare l’Ambasciata trova qui (https://roma.mid.ru/it/kontakty/) tutti i riferimenti.