Ieri nel classico articolo di condivisione di alcune briciole reperite online ho accennato al (presunto) incidente che ha visto coinvolto un camion in Pennsylvania (USA) impegnato a trasportare alcune cavie verso un laboratorio nel quale si stanno testando prodotti farmacologici per alcune malattie, tra le quali spicca ovviamente la fantomatica Covid-19. E mi risultava che mancasse all’appello un’ultima scimmietta tra quelle “evase”.

Oggi leggo su Epoch Times (https://www.theepochtimes.com/woman-who-came-into-contact-with-escaped-monkeys-says-she-developed-symptoms_4235038.html) che una signora sarebbe entrata in contatto con le scimmie poco dopo l’incidente e avrebbe sviluppato sintomi gravi della malattia. E si suppone che anche altre persone possano essere entrate in contatto con le cavie.

Preciso anche che utilizzo parola come “presunto” in merito all’incidente perché la strada, come si evince dai filmati e dalle foto, è dritta e il caso (alle volte vedi la sfiga!) ha voluto che qualcuno andasse addosso proprio a quel camion che se ne andava in giro con un carico “pesante”.

Anche il fatto che delle cavie rinchiuse, immagino, in gabbie resistenti, utili al trasporto in sicurezza di questo genere di “carico”, siano scappate così facilmente mi lascia perplesso. E dalle foto si evince come, sempre casualmente, il portellone del camion si sia aperto in modo agevole.

Detto questo restiamo in ascolto delle voci là fuori nella speranza che in una oggettiva situazione di mancanza di emergenza anche minima non ci sia qualcuno disposto a creare una vera crisi sanitaria – che quella in atto da due anni sia una farsa atta ad instaurare un nuovo ordine biopolitico dovrebbe ormai essere evidente – anche a costo di mettere a repentaglio, almeno sulla carta, perfino la vita di coloro che tirano i fili di tutta questa storia.

Select a target language

Translator

Select a taget language: