Partiamo da due news legate allo sviluppo della nuova prigione virtuale nella quale sare(mo?)(te?) rinchiusi nei prossimi anni.

Parliamo ovviamente di quel Metaverso del quale abbiamo parlato in articoli dedicati nei giorni scorsi.

Il primo articolo (https://www.ilsole24ore.com/art/la-terza-vita-second-life-sara-metaverso-philip-rosedale-ci-ripensa–AEMESh8) riferisce dell’entrata nel Metaverso di Second Life.

Per chi non ricorda o non lo ha mai frequentato – io entrai solo per dare un’occhiata perl alcuni giorni. Anche volendo non sopporto i giochi in 3D e in sostanza l’effetto di questi mondi virtuali è proprio quello – si tratta di quel mondo fittizio nel quale potevi fare tutto ciò che fai nella vita reale, solo che rimaneva staccato dalla stessa.

Metaverso fa quel passo in più che ci immerge all’interno di un mondo in cui reale e virtuale si fondono in quella che potremmo identificare come una sorta di Matrix.

Se ci attaccassero a uno spinhotto per produrre energia – già esistono dei concept di tal fatta – saremmo a cavallo, più o meno.

Nel frattempo Meta, la società costituita da Zucchino dietro al Metaverso, starebbe creando il supercomputer più veloce al mondo che dovrà supportare tutto il progetto (https://multiplayer.it/notizie/meta-sta-costruendo-supercomputer-piu-veloce-al-mondo-per-metaverso.html?amp).

Non ho trovato riscontro e credo sia opportuno apprendere se il progetto di “AI Research SuperCluster (RSC)” sia quello di un supercomputer quantistico o meno. Farebbe tutta la differenza di questo mondo considerando le potenzialità, ovviamente ancora tutte da definire, dei computer quantistici.

Ad ogni modo il progetto cresce e lo fa, investimenti dei grandi player compresi (https://tech.everyeye.it/amp/notizie/corsa-terre-virtuali-metaverso-appena-iniziata-previsioni-analisti-565535.html), a velocità piuttosto sostenuta.

C’è stato un curioso caso di fuga di cavie da laboratorio negli USA qualche giorno fa.

Qui abbiamo l’articolo di The Guardian (https://www.theguardian.com/us-news/2022/jan/23/last-of-escaped-monkeys-accounted-for-and-three-euthanised-after-crash-in-pennsylvania) ma se ne trovano molti sui giornali statunitensi.

Perché ne parlo? Perché gli articoli dei media di regime hanno riportato la falsa notizia che il camion sul quale viaggiavano le scimmie stesse viaggiando verso un laboratorio nel quale si conducono sperimentazioni farmacologiche.

In realtà i verbali della polizia hanno evidenziato come il camion provenisse dal laboratorio per cui un minimo di preoccupazione si è avuta nell’apprendere che alcuni soggetti erano scappati nelle campagne circostanti.

Ad oggi mi risulta che siano stati abbattuti tutti, anche se un ultimo soggetto si era dato alla macchia e restava in sospeso.

Tengo a sottolineare che per quanto mi riguarda sono contrario alla vivisezione animale, anche se comprendo la posizione dei ricercatori, e penso che si possa e debba fare altrimenti.

Ad ogni modo questo genere di situazioni fa rizzare le antenne se pensiamo che basta un attimo per scatenare una (vera) emergenza sanitaria proprio a causa della presenza di questi laboratori e di queste sperimentazioni.

Da Zerohedge torna la questione delle migliaia di satelliti che Starlink di Elon Musk sta inviando in orbita (https://www.zerohedge.com/technology/starlink-satellites-may-disrupt-detection-near-earth-asteroids-study-warns).

Ancora una volta si fa notare che questi satelliti potrebbero addirittura “oscurare” asteroidi o meteoriti in rotta di collisione con la Terra. E non pare essere una bella notizia.

Per chi si volesse prenotare nei prossimi dovrebbe nascere la prima base spaziale orbitante con intrattenimenti vari (https://www.zerohedge.com/technology/worlds-first-space-based-entertainment-studio-be-launched-2024).

Chiudiamo con due video.

Il primo è una intervista al dottor Delgado, colui che avrebbe individuato ossido di grafene e altri componenti all’interno di alcune fiale dei cosiddetti vaccini (Pfizer, ModeRNA, Janssen, Astra Zeneca).

Consiglio di prendere con le molle quanto affermato perché a mio avviso ci sono dei buchi temporali in quella che è la teoria che secondo il dottor Delgado starebbe realmente alla base di Covid-19.

In sintesi l’ipotesi è che vi sia una combinazione di radiazionio 5G e grafene, che funge da antenna ricevente e trasmittente, alla base delle reazioni tipiche della malattia.

Il pur ottimo Manocchia non ha fatto una semplice domanda che io avrei posto.

Se è così come si spiegano dieci mesi, da marzo a dicembre 2020, nei quali la malattia ha fatto ugualmente il suo corso in assenza di “vaccini”?

Ne avrei fatte anche altre, ma intanto questa meriterebbe una risposta che io potrei anche ipotizzare, ma da non addetto ai lavori sarebbe una pura speculazione.

Però le sue affermazioni sono troppo eclatanti per non essere approfondite e lui si è detto disponibile a venire anche in Parlamento per esporre i risultati delle ricerche fatte insieme al dottor Campra.

Aggiungo questo link (https://graphene-flagship.eu/) sulla Graphene Flagship europea che potrebbe stimolare ulteriori riflessioni.

Il secondo è l’intervista all’avvocato Fuellmich nella quela informa sugli sviluppi della inziativa investigativa che sta portando avanti fin dall’inizio di questa farsa pseudo pandemica.

Importante perché dietro tutta la follia imperante negli show e sui giornali di regime è utile sapere che avvocati e giuristi si stanno muovendo al fine di dare una spallata al castello di carte.

Non è facile ma quanto meno proveranno a farlo.

Aggiungo anche il link all’iniziativa di un gruppo di nostri avvocati (https://www.lanuovanorimberga.it/) per denunciare i crimini contro l’umanità perpetrati dagli ultimi due governi.

In questi giorni moltissimi italiani stanno andando a depositare una denuncia contro il signor Draghi e soci redatta dall’avvocato Mori (http://www.studiolegalemarcomori.it/ricatto-vaccinale-un-atto-criminale-denunciamo-governo-draghi/ – nel prossimo Hellzapoppin’ inserirò un piccolo video a tal proposito).

Pian piano qualcosa si muove e se la giustizia si sveglia forse, ma non sarà una passeggiata, possiamo uscire da questa situazione kafkiana.

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