Da mesi si sta cercando di far comprendere che non esistono imposizioni normative bensì obblighi di fatto e che la consuetudine è ciò che ci farà piombare in uno stato di polizia se la maggioranza silenziosa e ubbidiente non si sveglia.
Ulteriore dimostrazione di quanto andiamo dicendo, insieme ad altre persone attente ai documenti ufficiali, è l’Ordinanza emanata dal Ministero della Salute il 28 ottobre 2021 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale due giorni dopo (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/10/30/21A06515/sg).
Cosa dice il testo dell’Art. 1 di questa “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19“?
Leggiamo:
Si evince la reiterazione delle misure specifiche per le “zone bianche”, quindi al momento per tutta Italia, concernenti i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, volgarmente dette mascherine, ancor meglio museruole.
Il rimando che interessa è quello al DPCM del 2 marzo 2021 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/03/02/21A01331/sg) dove all’Art. 1 leggiamo cosa sia obbligatorio e cosa non lo sia:
Al comma 1 sembrerebbe essere definita l’obbligatorietà dell’uso delle museruole al chiuso. Ma al comma 2 si specifica che tale obbligo è fatto solo nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento fisico da altre persone non conviventi.
Chiaro il concetto?
Si procede ancora fino al 31 dicembre 2012 senza che esista alcun obbligo di indossare alcunché. E come ha giustamente fatto notare la sempre informata Valentina Fusco si va avanti così perché gli esercizi commerciali, i ristoratori e gli organizzatori di eventi non hanno nessuna intenzione di perdere denaro per garantire le condizioni utili per un corretto distanziamento fisico.
Risultato di tutto ciò sarà, come per altre questioni, di ritrovarsi un giorno ad avere leggi vere e proprie con obblighi legalmente vincolanti.
Basterebbe dire no e pretendere il rispetto delle normative che al momento ci vengono incontro. E ricordo per l’ennesima volta che le museruole sono inutili (leggete gli studi che sono inequivocabili), dannose (soprattutto se usate per lungo tempo) e inquinanti (leggete i report sul disastro in atto tra mari e oceani).
Voglio essere pedante e lo sarò fino alla fine su questo punto perché è quello che permetterebbe di far crollare buona parte del castello di carte di questa pseudo pandemia. Già il solo fatto di non andare in giro imbavagliati farebbe tanto nella percezione di un pericolo che, nei fatti, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che vi raccontano i media di regime.