Oggi si è celebrato l’ennesimo referendum svizzero. Tale usanza democratica noi ce la sognamo e per questo giova ricordare che a due passi da casa c’è un Paese che utilizza lo strumento in modo consono e non come qualcuno che fa votare una tantum il popolo, solo per eventuali abrogazioni di leggi, e in più non rispetta mai il responso delle urne.

Detto questo c’è da vedere quali erano i quesiti e come è andata a finire.

Sul sito swissinfo.ch (https://www.swissinfo.ch/eng) è disponibile la pagina di recap con tutti i numeri (https://www.swissinfo.ch/eng/vote-results–june-13-2021-switzerland-co2-pesticides/46631396).

I primi due quesiti chiedevano di supportare una legge di iniziativa popolare in tema di “Acque pulite e cibo salutare” e una che vietasse l’uso di pesticidi in agricoltura (https://www.swissinfo.ch/eng/pesticide-free-farming–can-the-vision-seduce-swiss-voters-/46691640).

Conteggio concluso e netta vittoria del NO in ambo i casi – la legge resta quella che è e la proposta è stata respinta – che sottenderebbe l’idea che agli svizzeri freghi niente di quel che danno loro da mangiare. Ma va bene così.

Altro NO che la spunta con margine ridotto è quello che va contro la legge federale fatta in accoglimento dei target di Parigi in tema di emissioni di CO2 (https://www.swissinfo.ch/eng/switzerland-votes-on-controversial-co2-law-/46695016). E anche qui sembrerebbe dire che agli svizzeri freghi proprio niente della salute, ma occorrerebbe approfondire per vedere le cose a 360°, e noi abbiamo un altro obiettivo per questo articolo.

Per la cronaca ha prevalso il SI’ per confermare la legge contro il terrorismo (https://www.swissinfo.ch/eng/controversial-anti-terrorism-law-set-for-voter-approval/46687348).

Infine arriviamo a noi. C’era un voto che avrebbe potuto essere definito precursore di altre iniziative sia in un caso che nell’altro. Era quello che doveva respingere o confermare la legge federale in risposta alla cosiddetta emergenza Covid-19. Ha vinto il SI’ con quasi il 60% dei voti – anche se il risultato non è definitivo il margine è tale che difficilmente le cose cambieranno in senso opposto – e quindi la legge resta con tutto quel che ne consegue (https://www.swissinfo.ch/eng/covid-19-law-to-win-endorsement-from-voters/46687472).

Il problema in questo caso non era tanto legato a questioni economiche – i proponenti hanno ricordato che in caso di voto negativo gli aiuti non sarebbero certo svaniti nel nulla – ma alle prescrizioni di natura sanitaria, in particolare il programma vaccinale e le mascherine. Secondo i proponenti queste prescrizioni violerebbero la costituzione e il sistema di democrazia diretta svizzero.

Niente da fare e ancora una volta – ricordo il voto sull’esclusiva dell’emissione di moneta alla banca centrale e altri – il popolo svizzero sceglie, a mio avviso, male.

Vedremo le conseguenze e se dalle nostre parti qualcuno brandirà questo risultato per portare avanti programmi di un certo tenore in spregio delle costituzioni vigenti anche a livello europeo.

Nel mentre segnalo che questa mattina il TG di Rainews ha dato notizia del voto svizzero citando però solo due dei quesiti e dimenticando proprio quello sulle regole covidiane. Chissà se lo hanno fatto apposta e se ora, vista l’affermazione del SI’, festeggeranno “ricordandosi” anche di questo quesito.

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