Torno a segnalare un articolo del New York Times perché riguarda una questione he avevo inserito in uno degli ultimi video.

Per ricollegare il tutto qui c’è il video con la parte sullo studio italiano.

Dopo lo studio italiano anche il NYT ha parlato di non efficacia della terapia al plasma: https://www.nytimes.com/2021/04/17/health/covid-convalescent-plasma.html.

Da leggere lo studio citato: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.03.09.21252736v1.

I dati mostrano un quasi perfetto alllineamento tra i numeri dei pazienti curati col plasma e quelli con le altre terapie ospedaliere.

Il dubbio che mi resta, reputando il professor De Donno (il primo in Italia ad aver curato col plasma) persona e professionista in buona fede, è quello di un passaggio dell’articolo quando si dice che il sito thefightisinus.org, usato per lungo tempo per la raccolta di plasma negli States, “è stato aggiornato per promuovere non solo il plasma, ma ancor di più i test, i vaccini e gli anticorpi monoclonali“. Il caso vuole che questi siano tutti oggettive macchine da soldi mentre il plasma aveva un costo decisamente inferiore, oltre a quel discorso del dono fatto dai guariti.

Nell’articolo si sottolinea inoltre ciò che era già emerso nello stesso studio italiano, ovvero che la somministrazione andrebbe fatta in principio di malattia e non nei pazienti ospedalizzati in condizioni peggiori, cosa che invece è stata fatta negli studi.

Mi sembra di rivivere la questione idrossiclorochina, che qualche buontempone si ostina a definire ineficace nonostante le decine di migliaia di persone curate nella ola Italia, con quei tre studi (uno farlocco su The Lancet e due co somministrazione nei tempi sbagliati e a dosi eccessive) che intendevano estromettere li farmaco dalle cure. Senza dimenticare la storia della prima SARS che fu neutralizzata prima di far danni (ricordo che la letalià arrivava al 10% contro lo zero virgola di Covd) proprio dall’idrossiclorochina.

O avranno ragione loro?

Nel dubbio immagino che di plasma non sentiremo più parlare, almeno per un pò.

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