Sarò io a vedere le cose storte, ma ogni volta che leggo una Quarterly Review della BIS (Bank of International Settlements) di Basilea mi pare che il nostro Paese sia in realtà in condizioni nettamente migliori di quel che ci raccontano politici, economisti e media di regime.

Un po’ come se ci volessero tenere sempre sotto pressione mentre ci conducono nell’abisso a furia di tagli alla spesa sociale, privatizzazioni e cessioni di sovranità.

Nel suo ultimo documento rilasciato a dicembre 2020 (https://www.bis.org/publ/qtrpdf/r_qt2012.pdf) la BIS ha prima delinato il possibile scenario post Covid sulla base dei dati dell’anno appena concluso.

In una situazione di oggettiva difficoltà planetaria a me pare che l’Italia abbia ancora oggi – cosa che del resto notavo anche negli anni precedenti – un sistema bancario tra i più solidi al mondo.

A partire da pagina 113 sono disponibili vari grafici. Tutti molto interessanti, ma andrei a pagina 131 dove iniziano i grafici col confronto tra i Paesi della zona Euro. Si tratta del quadro “F – Statistics on total credit to the non-financial sector”.

Credito al settore non finanziario

Credito al settore non finanziario privato
Credito bancario al settore non finanziario privato
Credito alle famiglie
Credito alle società non finanziarie (qui siamo secondi dietro la Germania)

Le (presunte) dolenti note arrivano quando si tratta di esposizione dello Stato.

In sostanza il Debtio Pubblico

Un ultimo grafico che condivido è quello a pagina 141 nel quadro “F – Property price statistics”.

Valore reale delle proprietà immobiliari

Seguono altri grafici interessanti (quelli sul rapporto Credito/PIL in particolare), io però mi fermo qui.

A mio avviso da questi dati emerge una situazione-Paese meno tragica di quel che sostiene la narrativa politico-mediatica.

Il sistema bancario è tra i migliori se non addirittura il migliore.

C’è poi quell’ultimo grafico sul valore reale degli immobili che, unito a quanto ricordato dal professor Malvezzi in merito alla revisione degli estimi catastali, mi fa pensare che presto ci troveremo ad affrontare un attacco deciso proprio agli italiani proprietari che, come è noto, sono tanto invisi agli altri Paesi.

Considerato lo stato del Debito Pubblico non sto dicendo che navihiamo nell’oro (sarebbe ridicolo), ma è chiaro che noi bilanciamo in modo differente da altri le esposizioni debitorie.

E poi c’è il mio tarlo sul Debito che non mi abbandona mai. Perché a me pare che sia peggio avere un Debito Privato fuori controllo (vedi Olanda) con famiglie e imprese oberate all’inverosimile piuttosto che spostare quel carico sullo Stato – certo, se fosse ancoa sovrano, monetariamente parlando sarebbe meglio.

La mia è una opinione basata sulla evidenza di questi dati, ma probabilmente gli economisti “tecnici”, quelli veri vedranno cose che il mio occhio “profano” forse non vede.

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