Mentre continuano ad aumentare le segnalazioni di reazioni avverse e focolai post vaccinazione in tutta la Penisola e noi aspettiamo che l’AIFA, apparentemente l’ente preposto, aggiorni la pagina, ora desolatamente vuota, coi report sulla vaccinazione segnaliamo due episodi al solito, e so che ne abbiamo pieni los cojones, dalle cronache covidiane. Ma se loro continuano col martellamento noi non si può far altro che la stessa cosa. Sai mai che alla lunga qualcuno si svegli.

Nell’ultimo aggiornamento del report ISS sui decessi Covid, veri o presunti che siano, mi sono accorto di un dettaglio che mi era sfuggito, o forse ne ho già parlato e non ricordo. Ad ogni buon conto repetita iuvant.

Il report (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia) si chiude con l’indicazione sulla titolarità della conferma definitiva dei decessi che è dell’Istituto Superiore della Sanità.

Nell’indicare ciò si fa riferimento a una Circolare ministeriale del 22 febbraio 2020 (https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2020/02/Copia_DocPrincipale_Precisazioni_Circolare_22022020-1.pdf) nella quale si legge che “In assenza di sintomi, pertanto, il test non appare sostenuto da un razionale scientifico, in quanto non fornisce una informazione indicativa ai fini clinici in coerenza con la definizione di “caso”.“.

Vedendo le foto delle code in Cina per fare il test molecolare a seguito di una fantomatica ondata di contagi (tipo qualche decina) non ho potuto evitare di far notare quello che si scriveva ad opera del Ministero della Salute italiano undici mesi fa.

In pratica quello che abbiamo sempre saputo e sostenuto fin da principio, studi scientifici e logica medica alla mano, ovvero che chi non ha sintomi non dovrebbe essere sottoposto a tampone perché questo no significa alcunché, come si evince dalla frase lapidaria contenuta nella Circolare.

Dopo l’intervento dell’OMS di due giorni fa che conferma che i test molecolari hanno un altissimo tasso di falsi potivi (fino al 90%) la domanda non si può eludere.

Perché continuiamo a “errare”?

L’altra segnalazione la faccio perché mi è capitata sottomano leggendo il CorSera, sempre pronto a veicolare notizie o false o idiote.

Si tratta del caso da manuale del martellamento mediatico verificatosi nella dimenticabile trasmissione pomeridiana “La vita in diretta” nella quale un ristoratore stava per essere intervistato da tal Matano, trascurabile conduttore del programma stesso.

L’orrore si è dipinto sul volto del kapò televisivo quando gli hanno fatto notare che l’ospite in collegamento non indossava (volutamente) la mascherina (https://video.corriere.it/cronaca/alberto-matano-taglia-collegamento-ristoratore-no-mask-la-vita-diretta/d39f7178-5c18-11eb-9e63-4c8bcf5518af).

Per chi preferisse c’è anche la versione TuTub.

Questa la inserisco così perché salti all’occhio del lettore quale possa essere il problema.

Ma prima riportiamo le parole del mesto conduttore: “La mascherina va indossata, è un presidio di sicurezza per tutti“.

Allora? Vi è saltato all’occhio che il signor Matano non indossa la mascherina, vero?

Bene!

Se provate a leggere i commenti sotto il video, tralasciando beceri insulti tra fazioni avverse, emerge che secondo le pecorelle terrorizzate questo signore può evitare di indossarla perché in studio (luogo chiuso) tutti gli altri la indossano (sulla fiducia) e mantengono le distanze di sicurezza. Invece il ristoratore che si trova all’aria aperta con a fianco, ma a distanza di sicurezza micorofonato a bastone, il baldo inviato – che poi novantanove su cento toglierà la mascherina a collegamento chiuso e telecamere spente (li hanno già beccati più volte) – sarebbe obbligato a indossarla.

E poi ci sono le reprimende per il cattivo ristoratore che non rispetta le regole perché puoi aprire – anzi no! perché i DPCM dicono di no anche se hai fatto tutte le minchiate che ha prescritto il Governo – se metti la mascherina, distanzi tutti, metti il plexiglas, indossi la tutta da sommozzatore, disinfetti ogni due minuti e poi fate voi. Se fai della sana disobbedienza civile non vale.

Fa nulla se questo signore resta aperto per sopravvivere (sue parole) e – vi sarete fermati a riflettere, spero – non indossando la mascherina, si presume, da mesi non è accaduto nulla a lui e tanto meno ai suoi avventori.

Ricordo per la centesima volta che ciò che il ristoratore riesce a dire poco prima del taglio, ovvero che in mancanza di prove scientifiche lui la mascherina non la indossa corrisponde a semplice verità.

Potete continuare a chiacchierare sul nulla, ma ad oggi gli studi seri ci sono e confermano tutti quanti la inutilità della mascherina oltre alla sua potenziale pericolosità.

Però, mi raccomando, invece di andare a leggere e studiare sulle riviste scientifiche continuate ad ascoltare tal Matano e tutti i vostri amichetti della Tivvù seduti sul divano e ben mascherati.

Con tanti saluti dal magnifico consigliere del Minstro Speranza, Ricciardi.

Poi le cose sono cambiate… e ora non cambieranno più.

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