Da oggi trasformiamo questo sito in una sorta di diario di bordo. Ogni tanto giova cambiare abitudini e frequentazioni.
Altra novità riguardo la WebTV. La pagina dedicata è leggeremente cambiata. Sto cercando di capire se sia possibile gestire autonomamente i video, ma l’upload e la programmazione richiedono, almeno per quel che so e ho visto fin qui, una certa spesa. Resto quindi su Youtube, ma i miei video non saranno visibili sul loro sito bensì solo qui. Dopo aver eliminato gli account Facebook, Twitter, Instagram e Whatsapp l’unico che rimaneva è quello che onestamente mi permette di ovviare gratuitamente al problema dello spazio. Se e quando troverò una soluzione lascerò anche quello.
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Detto questo vediamo alcune news.
Per prima cosa due parole sulla notizia del giorno che vede i ristoratori italiani sul piede di guerra e pronti a riaprire dal 15 gennaio.
Due considerazioni credo sia opportuno farle.
Gli interessati riaprono in sicurezza, e già qui abbiamo una mezza disobbedienza mitigata dal mantenimento delle assurde regole anti-nulla la cui ottemperanza li ha portati a essere facile oggetto delle angherie governative. Però in questo momento è già tanto che lo facciano.
Un fatto è che questa mossa metterà in difficoltà lo stato che non può andarli a prendere tutti (si parla di più di 50.000 esercizi in tutta Italia).
La bella mossa che si era vista a Lucca e solo in casi isolati, e facilmente repressi, in altre città potrebbe però ritorcersi contro i ristoratori.
Cosa accadrà se e quando i numeri della “pandemia” mediatica saranno pompati nuovamente verso l’alto? Ce lo hanno anche già detto e sarà facile dare la colpa – dopo quelli col cane, i joggers, i negazionisti (con la mascherina. Sigh!) etc. – ai ribelli.
Almeno qualcosa si muove insieme al diniego di ben più (tant’è che le dosi te stanno somministrando, a volte anche senza il consenso degli interessati, ai poveri vecchietti delle RSA) dei pochi operatori sanitari di cui parlano i Tiggì di regime.
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Pare che AIFA abbia risposto picche al dottor Macheda di Reggio Calabria che ha avuto ottimi risultati (da approfondire) con l’adenosina (https://www.nursetimes.org/aifa-blocca-la-cura-sperimentale-con-adenosina-del-gom/111625).
Lo studio di riferimento è qui: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33031409/.
Io non ho trovato nulla sul sito AIFA, ma si legge di una risposta che immagino sia stata recapitata direttamente al dottore e alla sua equipe.
Qualora fosse confermata sarebbe l’ennesima dimostrazione che, nonostante il nuovo presidente sia Giorgio Palù (ma certe poltrone scottano), AIFA boicotta ogni possibile cura.
Si noti altresì che nella risposta AIFA avrebbe detto che “…in considerazione di un rapporto rischio/beneficio non definibile; si ritiene che a fronte dell’attuale disponibilità di alcune opzioni terapeutiche di provata efficacia lo studio proposto non possa essere autorizzato.” contraddicendo se stessa.
Se infatti andiamo a verificare ad oggi per lor signori esiste solo il desametasone e l’idrossiclorochina è a mala pena tollerata. Le altre cure che funzionano nemmeno le nominano.
Come mai allora avrebbero scritto che ci sono “opzioni terapeutiche di provata efficacia“?
Succoso come sempre l’articolo di Maurzio Blondet (https://www.maurizioblondet.it/mai-piu-senza-covid-serve-per-la-moneta-digitale/) che condivide alcuni documenti.
In sostanza la John Hopkins University, che è salita alla ribalta con le sue cifre false rendendoci la vita impossibile, ha già pronta la prossima “pandemia” per il 2025-28.
E abbiamo pronto anche il vaccino! Spettacolo!
Inutile dire che fino al 2025 dovremmo essere impegnati con questa “pandemia”. Anche se, lo ricordiamo, le pandemie vere nella storia umana non sono mai durate più di due anni. Ma questi sono tempi eccezionali per cui…
Anche io qualche tempo fa avevo condiviso con entusiasmo la notizia dei nove giorni di proteste dei danesi contro la legge per l’obbligo vaccinale.
Oggi arriva la doccia fredda col governo danese che aggira l’ostacolo e vara il passaporto vaccinale: https://www.zerohedge.com/covid-19/denmark-introducing-covid-vaccine-passport. Lo sapevamo già come sarebbe andata a finire, ma fa male lo stesso.
Sempre da Zerohedge e dalla Cina altro pass obligatorio per “vivere” quella che lor signori chiamano vita: https://www.zerohedge.com/covid-19/beijing-orders-passengers-scan-qr-health-codes-entering-uber.
E va bene così!