Torno sulla mia “amata” Svezia e la sua strategia di gestione della crisi sanitaria perché i media di regime non vogliono proprio mollare l’osso e la litania pro lockdown deve essere contrastata n ogni modo.

Se si comportassero così con i veri scandali di casa nostra probabilmente ora non saremmo in questa penosa condizione.

Si parte dalla vulgata a media unificati secondo la quale Anders Tegnell, responsabile scientifico numero uno per il Governo svedese, avrebbe fatto mea culpa rispetto alla gestione soft del suo Paese.

Prendo ad esempio il nostro ilSole24ore (https://www.ilsole24ore.com/art/la-svezia-ammette-aver-sbagliato-risposta-coronavirus-AD9uDBV), ma lo stesso varrebbe con molti altri, anche a livello internazionale.

In sintesi ci dicono che Tegnell ha fatto ammenda e che sarebbe stato meglio optare per una sorta di non meglio precisata “via di mezzo”. Il sottinteso è maggiormente restrittiva perché “Lockdown è bello!”.

In più, essendo giornale economico-finanziario, il Sole chiude con la derisione del tipo “L’economia è comunque andata in crisi”, come se questa fosse una aggravante.

Ora, dato che stiamo parlando di una chiacchierata alla radio svedese riportata a uso e consumo del popolino bue italiota, io andrei a vedere cosa ha detto Tegnell.

Ci aiuta lo svedese The Local (https://www.thelocal.se/20200603/tegnell-heres-what-sweden-should-have-done-differently-to-fight-coronavirus) che riporta anche quell’ultima parte che (intenzionalmente?) ai nostri baldi media di regime è sfuggita.

A leggere le sue parole più o meno ci siamo con gli estratti forniti. Peccato, come detto, che manchino un paio di pezzi, garda caso quelli che danno un senso differente al discorso.

Vediamo il primo.

“I think there is clearly room for improvement for what we have done in Sweden. It would be good to know exactly what to shut down to curb the spread of infection better,”

“In the future we have to think about if there had been a way of stopping [the number of deaths].”

Ovvero, in futuro dovranno migliorare la gestione in relazione al numero dei morti cercando di modulare eventuali chiusure in funzione del tasso di mortalità.

Non dice che hanno sbagliato e al prossimo giro chiuderanno tutto come abbiamo fatto noi piccole scimmiette ammaestrate.

Ma soprattutto chiude con un messaggio sibillino, ma non troppo.

“In fact, all countries really have thrown everything at it at once. Sweden is one of the few countries and has worked its way up to a stop more and more. All other countries started with a lot of things at once, and the problem with that is that you don’t really know which of the measures you took had the best effect,”

“Maybe we will get to know that now when you start removing measures one by one, and perhaps that will teach us some kind of lesson about what else, besides what we did, you could do without a full lockdown.”

Ovvero, ci sono Paesi che hanno fatto tutto subito senza avere la minima idea di quali azioni fossero più o meno indicate, e soprattutto senza tener conto delle ricadute. E quando parliamo di ricadute non è questione meramente economica.

Non scordiamo che in Italia e in gran parte del resto del Mondo la sanità “normale” è stata fermata.

Basti pensare al report interno al Ministero della Salute tedesco (https://www.ichbinanderermeinung.de/Dokument93.pdf) che doveva restare segreto, ma un uccellino l’ha fatto uscire fuori dove, oltre a denunciare la reazione sproporzionata del Governo si dice tra l’altro che ben 53.000 terapie anti tumorali sono state stoppate in questi mesi. Fate il conto delle ricadute.

Inutile stare qui a fare l’elenco di tutti gli altri disastri sanitari che già sono accaduti e accadranno, ma quelli non sono morti di serie A, vero? Noi siamo impegnati a ricordare i caduti della Grande Guerra, pardon Pandemia Mediatica del ’20.

Spendo una parola anche sul finale “economico”.

Qualcuno informi le aquile de Il Sole che la ministra delle finanze svedese – Paese che è intervenuto immediatamente (https://www.government.se/) per affrontare la questione economica a differenza del nostro che ha pensato solo a creare un esercito di scimmie ammaestrate con la museruola – una settimana fa (https://www.youtube.com/watch?v=ugMA9G8VVQk) ci ha ricordato che per loro noi i soldini li vediamo, e pochi, solo se facciamo i bravi bambini. Ricordiamo che in questa UE non si muove foglia se non c’è unanimità nel Consiglio Europeo.

Una cosa da dire riguarda la decisione del Governo di aprire una inchiesta sulla gestione sanitaria visto il dato delle morti. Un Paese serio fa così. Noi che abbiamo registrato aumenti a due zeri soprattutto in Lombardia, con un ministero che “suggeriva” di non fare le autopsie, con enti pubblici che hanno cercato di bloccare le cure giuste, l’inchiesta quando la facciamo?

Infine ricordo che il vero problema anche per loro è capire come mai circa il 50% delle morti si siano verificate nelle case di cura. Al momento nessuno a livello mondiale fornisce risposte.

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