Quelli che…
COME VI PORTERÒ FUORI DALL’ EURO (https://www.youtube.com/watch?v=EY8UIJ_wCU8).
Claudio Messora di Byoblu intervista Claudio Borghi, segretario economico della Lega Nord.
Parto con grandi aspettative, nel senso che, titolo alla mano, immagino di vedere un bel filmato di presentazione di idee.
Il filmato dura 1 ora e 5 minuti circa. Fino a dieci minuti dal termine idee zero.
Minuto 31.48, prima chicca se la volete usare nei discorsi da BAR.
Manca lavoro perché c’è l’immigrazione. SBAGLIATO!
Che detto da un leghista fa sempre la sua poca figura.
Poi si parla del presunto (e sottolineo presunto) debito di Bankitalia nei confronti della BCE. I famosi 350 miliardi che renderebbero l’eventuale uscita dall’euro un bagno di sangue.
Che la BCE crei denaro dal nulla – e si torna al mio pallino del trust – si fa comunque il conto dei circa 90 miliardi che abbiamo a disposizione in oro.
Il solo accenno all’oro italiano mi fa pensar male, ma io sono in malafede a prescindere.
Nessun accenno invece al fatto che (ho fato i conti tempo fa sul sito della ragioneria dello stato) simo creditori di decine di miliardi dati alla UE in qualità di contribuente netto.
E nulla anche sul fatto che l’Italia sia uno dei proprietari, almeno così mi risulta, della BCE per una percentuale vicina al 20%. Come la quantifichiamo?
Ma evidentemente per Borghi è meglio ricordare che possiamo dar via anche le chiappe. Ricordate zio Silvio B. e quella storia del risparmio privato? Questi vendono tutto.
Minuto 44 (finalmente). Anche Borghi dice che i 350 miliardi di debito con la BCE in buona sostanza non esistono. E meno male.
Minuto 46. E’ nostra intenzione uscire dall’euro. E questo me lo segno.
C’è poi quel “io e Bagnai eravamo gli unici a parlare di queste cose…”.
Falso perché anni prima la questione era stata posta da altri che avevano anche dato le chiavi per uscire con criterio, ma evidentemente certi personaggi non devono essere ricordati.
Fa comunque piacere sapere ce oggi, alla buon’ora, anche Borghi ha capito che si deve preparare l’uscita fin nei minimi dettagli.
Ma come mai? E h, perché prima sperava che Grecia o Francia avrebbero fatto da ariete al posto nostro. Olè!
Arriviamo ai fatidici ultimi dieci minuti.
La chicca – Emettiamo min-bond da 5, 10 50 and so on in euro.
Uno lo facciamo con Tardelli. Pensavo fosse uno scherzo, invece era un calesse, ne hanno fatto davvero uno con l’esultanza del 1982.
I mini-bond di Borghi (“li emettiamo con la garanzia che lo Stato se li riprenda per pagare le tasse”) però somigliano tremendamente alla moneta fiscale sulla quale, guarda un po’ Bankitalia ha puntualizzato proprio in questi giorni che non c’è trippa per gatti (http://www.bancaditalia.it/media/views/2017/moneta-fiscale/index.html). Io non sono d’accordo con Bankitalia e questo link lo userò anche in un prossimo articolo/video per la solita questione del trust, ma dato che Borghi vuol giocare con le loro regole la nota di Bankitalia cade a fagiolo.
Altre idee?
Eh, no!
Tutto qua?
Eh, sì!
Ma perché?
Perché io ne ho di idee, ma sono segrete. Intanto coi mini-bond facciamo la magia (dice proprio così).
E poi vi ho già fatto vedere qualcosa per dimostrare che sono mica un pifferaio.
Ah, ecco!
Insomma, alla fine l’unico reale cambiamento rispetto a qualche tempo fa è quel “vi porterò”. Prima era “vi porto”.
Almeno ora sapete cosa succederà se andranno loro al governo.
Auguri!