In questi giorni si sta virando verso più miti consigli per quanto riguarda la questione Ucraina (NATO) Vs Russia.
Leggiamo e ascoltiamo le dichiarazioni di russi e statunitensi che fanno ben sperare soprattutto per coloro che stanno ancora sotto le bombe da ambo le parti.
Ma c’è un’altra bella notizia che arriva da Armenia e Azebaijan e ce la dà il Presidente armeno Pashinyan.
Condivido la traduzione dell’agenzia TASS di oggi (https://tass.com/world/1928285).
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Il primo ministro armeno dice a Putin che i colloqui sul trattato di pace con Baku sono stati completati
Il ministero degli esteri armeno ha detto il 13 marzo che tutte le 17 disposizioni del trattato erano state concordate con l’Azerbaigian e che Yerevan aveva invitato Baku a esaminare dove e quando firmare questo trattato
YEREVAN, 14 marzo. /TASS/. Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha informato il presidente russo Vladimir Putin del completamento dei colloqui su un trattato di pace con l’Azerbaigian, ha detto il servizio stampa del capo del governo armeno dopo la loro telefonata.
“Il primo ministro ha informato il presidente russo che la bozza del trattato per stabilire la pace e le relazioni interstatali tra Armenia e Azerbaigian è stata concordata e i colloqui su questa bozza sono terminati”, ha detto, aggiungendo che i due leader hanno anche discusso una serie di questioni nell’agenda regionale e internazionale.
Il ministero degli Esteri armeno ha dichiarato il 13 marzo che tutte le 17 disposizioni del trattato erano state concordate con l’Azerbaigian e che Yerevan aveva invitato Baku a valutare dove e quando firmare il trattato.
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Un altro tassello molto importante dopo le tensioni e l’attacco azero al Nagorno Karabakh del 19 settembre 2023 che hanno portato – giova ricordarlo poiché sembra che a nessuno sia interessato più di tanto – all’esodo di oltre 100.000 residenti armeni (https://www.balcanicaucaso.org/aree/Nagorno-Karabakh/Nagorno-Karabakh-l-esodo-228443).
Ora sembra che si stia andando verso la distensione e sapremo meglio nei prossimi giorni quali saranno stati gli accordi raggiunti.
Tornando al Russia e USA – perché ormai dovrebbe essere chiaro che Ucraina ed Europa non contanto una cippa di nulla al tavolo dei negoziati – la situazione evolve in positivo.
Poi io sono in malafede e ritengo che gli accordi che ci verrano presentati siano già stati raggiunti ancor prima dell’avvio dell’azione militare russa, magari sanciti in quel gennaio in cui si incontrarono a Ginevra Putin e Biden dando a vedere al mondo, a favor di telecamera di essere in totale disaccordo, e ora la recita macabra sia finita.
Ma sono proprio un disgraziato!
Ad ogni modo la Russia dovrebbe ancora arrivare a Odessa per cui penso che ci vorrà ancora qualche tempo prima di mettere la parole fine a questa guerra che, lo ricordiamo per chi avesse la memoria corta, è iniziata ufficialmente nel 2014 quando i neonazistelli ucraini hanno iniziato a bombardare i russofoni del Donbass. Non è questo che esonera la Russia dalle sue responsabilità, ma è un fatto storico che inchioda noi occidentali – perché là c’era Victoria Nuland insieme ai suoi scagnozzi a dirigere il “traffico” ucraino – alla nostre.
In mezzo, come al solito, ci siamo sempre noi. I soldati che sono semplice carne da cannone, imbevuti di retorica bellicista e finti valori come valore, coraggio, patriottismo. E i civili che proprio non c’entrano nulla e finiscono per essere usati a fini propagandistici da ambo le parti.
Pensate se fossimo così furbi da comprendere che tutto ciò è una colossale truffa e iniziassimo a dire un semplice NO.
Lor signori si ritroverebbero a giocare ai dadi per i fatti loro e magari anche a spararsi a vicenda, tanto per vedere l’effetto che fa.