O forse non sono mai cambiate.
Come è noto dall’inizio della “Operazione Militare Speciale/Guerra” in Ucraina da parte della Russia ci è stato raccontato che i grandi marchi occidentali se ne stavano andando dal paese dei cattivissimi putiniani.
Già si era intuito, dopo un primo periodo nel quale alcuni marchi avevano finto la ritirata modificando il brand, che in realtà nessuno aveva intenzione di lasciare un mercato di 145 milioni di potenziali clienti, parte dei quali piuttosto ben forniti dal punto di vista economico.
Oggi TASS di informa del fatto che Gucci, noto marchio di alta moda italiano, ha registrato il proprio brand in Russia (https://tass.com/economy/1915921).
E meno male che Putin e soci dovevano essere isolati a livello internazionale. Ma, ripeto, sapevamo che non era così sia dal punto di vista politico – con 6 miliardi di persone nel mondo che restavano tranquillamente in contatto diretto con Mosca casomai eravamo, e siamo, noi a essere un tantinello isolati – che da quello economico.
Poi è ovvio che ci abbiano fatto vedere qualche effetto speciale per farci credere che davvero ci fosse contrapposzione, ma ora arriviamo al dunque con i colloqui di pace in corso e tutte le maschere pian piano cadranno.
In tutto questo fa specie osservare il teatrino dei nostri politicanti europei che continuano con la farsa antirussa come se ne fossero davvero convinti.