Invito a riflettere su cosa sia la propaganda sionista proponendo alcuni fatti accaduti nelle ultime ore.
Oggi ho ascoltato il commento agli scontri di Amsterdam tra i tifosi del Maccabi Haifa e i supporter, ma pare evidente che si siano aggregati anche altri facinorosi, dell’Ajax.
Su Rainews ne hanno parlato il giornalista Tony Damascelli e Riccardo Pacifci, ex presidente della Comunità ebraica romana.
Il primo, da buon servo, ha impostato il suo discorso sull’evocazione della famigerata “Notte dei cristalli“, l’ondata dei pogrom antisemiti divampati su scala nazionale nella Germania nazista tra il 9 e il 10 novembre 1938.
Come si può facilmente leggere quell’infame serie di massacri ai danni degli ebrei di Germania fu perpetrata tra il 9 e il 10 novembre (https://it.wikipedia.org/wiki/Notte_dei_cristalli), ma Damascelli ha volutamente anticipato quella data per poter dire che ciò che accaduto ad Amstedam è stato una sorta di terribile dejavù.
Altro dettaglio non da poco, il signor Damascelli, che conosce bene chi siano (non tutti, ma la maggior parte) i tifosi da trasferta ha definito costoro come “cittadini”, a far comprendere come fossero delle pecorelle indifese (e non escludo che poi a farne le spese siano stati davvero coloro che erano solo andati a vedere una partita) di fronte alla violenza antisemita.
A rincarare la dose è poi arrivato il signor Pacifici che ha parlato di attacchi programmati da parte di musulmani ai danni dei poveri tifosi israeliani.
A un certo punto la giornalista in studio ha commesso il sacrilegio. Mentre faceva una sorta di riepilogo di quanto detto e accennava alla situazione di Gaza le è scappata la parolina magica che fa imbestialire qualsiasi sionista che si rispetti e i loro leccapiedi: GENOCIDIO.
Apriti cielo! Pacifici ha iniziato a inveire contro la malcapitata – che però per la cronaca non si è fatta intimidire (vedremo se manterrà il posto) – dicendo che lei non è una giornalista se usa quel termine perché non vi è alcun genocidio in corso a Gaza e nei territori occupati. E poi le statistiche…
Un po’ come se io dicessi che non si può paragonare il genocidio degli ebrei (6 milioni di morti) con quello dei nativi amerindi (83 milioni).
Direi che solo un coglione potrebbe fare di queste differenze e uno lo abbiamo trovato. Sapevamo già che lo era, ma ci tenevo a sottolinearlo.
Io condivido con chi legge l’articolo pubblicato su Middle East Eye (quindi di parte) nel quale si svelano alcuni retroscena che il buon Pacifici e il suo scudiero Damascelli non hanno menzionato o hanno fatto finta di ignorare.
“Teppisti israeliani provocano scontri ad Amsterdam dopo aver cantato slogan anti-palestinesi” (https://www.middleeasteye.net/news/israeli-hooligans-provoke-clashes-amsterdam-after-chanting-anti-palestinian-slogans) nel quale ci ricordano che oltre ai cori i supporter del Maccabi hanno anche bruciato una bandiera palestinese (si utilizza il presente indicativo poiché esistono anche i filmati che provano queste accuse).
Ciò non giustifica la reazione violenta di chi ha preso a calci e pugni persone che erano cadute a terra e che sono anche state buttate sui binari del treno mettendo a rischio la loro incolumità. Ma resta il fatto che questo genere di situazioni hanno più sfaccettature delle quali sarebbe corretto parlare, ma ai due signori di cui sopra evidentemente fa comodo nasconderle per poter parlare apertamente di antisemitismo.
Così facendo si è poi evitato di parlare diffusamente di due gravissimi episodi accaduti in Israele, oltre al massacro dei civili palestinesi che è continuato anche mentre quei due sproloquiavano.
Il primo episodio riguarda la brutale aggressione subita da due gendarmi francesi con status diplomatico in seguito all’invasione della polizia israeliana in una zona che è sotto la amministrazione francese e che veniva visitata proprio in quelle ore dal Ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot (https://www.aljazeera.com/news/2024/11/8/france-slams-israel-after-gendarmes-detained-in-occupied-east-jerusalem).
L’episodio ha ovviamente suscitato la reazione francese, ma come detto Rainews ha fatto spallucce così come i due succitati fenomeni.
E poi abbiamo l’ennesima legge nazista varata dal parlamento israeliano. Alla Knesset – curiosità, al momento il sito ufficiale (https://www.knesset.gov.il/maintenance-page-geo) non è ragguingibile dall’Italia, in altre occasioni lo era. Peccato perché avrei voluto leggere nel dettaglio il testo – si è votato a favore della deportazione dei familiari di persone che sono ritenute terroriste, ovvero tutti i palestinesi per i sionisti.
Ieri volevo preprare qualcosa, ma come detto non potevo leggere il testo per cui ho atteso invano. Lascio a chi legge due articoli, quello di Middel East Eye (https://www.middleeasteye.net/news/israel-passes-law-allows-deportation-relatives-palestinians) e quello “fonte” d Haaretz (https://www.haaretz.com/israel-news/2024-11-07/ty-article/.premium/knesset-passes-law-to-deport-relatives-of-terrorist-for-up-to-20-years/00000193-057f-d599-a7f7-0f7f043d0000) che però senza abbonamento è leggibile solo in minima parte.
Suggerisco inoltre l’ascolto del video che oggi il buon Fabio Frabetti ha pubblicato sul canale di Border Nights per ulteriori dettagli (https://www.youtube.com/watch?v=PMAIO5QHy9I).
Pensate quindi che bellezza per la propaganda sionista poter nascondere, oltre al giornaliero bollettino del massacro dei civili palestinesi e libanesi, le due infamie di cui sopra ponendo l’attenzione solo sui fatti pur esecrabili di Amsterdam, doverosamente ingigantiti come solo certa propaganda sa fare.
Io nel mio piccolo condivido invece il video dei tifosi del PSG che hanno manifestato la loro vicinanza ai palestinesi con un super striscione a-tutta-curva (https://www.youtube.com/watch?v=w4As8k1Y3ak).
Azione ovviamente stigmatizzata dal governo farncese perché ai palestinesi, come dimostrato anche dai nostri pavidi politicanti, non possiamo dedicare nemmeno un pensiero…
Perché il Grande Fratello ascolta…