I sionisti hanno deciso da tempo di mettere a ferro e fuoco il Medio Oriente nella speranza di portare al confronto diretto l’Iran e saldare tutti i conti aperti per poter realizzare il folle progetto di dare vita alla nuova “Grande Israele” profetizzata, secondo loro, nelle sacre scritture – ma della sui esistenza in età antica, lo ricordiamo, non esiste alcuna prova archeologica.
Dopo palestinesi e libanesi sarà la volta di giordani, siriani e iracheni (di questi tre paesi a loro signori interessano delle porzioni).
In questo contesto oggi Giorgio Bianchi ha messo in fila gli accadimenti avvenuti da un anno a questa parte: https://www.youtube.com/live/Brncje8WtgY.
Aggiungo che a questo punto il timore per una escalation nucleare più che verso la Russia dovrebbe essere rivolto proprio verso questi macellai folli che ormai non mi pare abbiano più alcuna remora nei confronti di chiunque gli si pari dinanzi.
Io però mi voglio soffermare su un altro aspetto che, insieme alla mattanza di civili, sta caratterizzando il macabro ruolino di marcia dei sionisti.
Ho già parlato altre volte di medici a giornalisti che sono caduti sotto i colpi di Netanyahu e soci. I primi perché non devono salvare nemmeno un palestinese, i secondi perché le immagini dei massacri devono girare il meno possibile.
Oggi è arrivata la notizia di un’altra vittima tra i giornalisti.
Middle East Eye ci informa dell’assassinio di Wafa Aludaini che è stata uccisa insieme al marito e al figlio (https://www.middleeasteye.net/news/war-gaza-israel-kills-journalist-and-her-family-strike-their-home).
Condivido la traduzione dell’articolo di seguito.
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Guerra a Gaza: Israele uccide una giornalista e la sua famiglia in un attacco alla loro casa
I colleghi giornalisti piangono Wafa Aludaini, che è stata presa di mira nella sua casa insieme al marito e ai figli
Un attacco aereo israeliano ha ucciso una giornalista palestinese e la sua famiglia in un attacco diretto alla sua casa nella Striscia di Gaza centrale, hanno affermato lunedì le autorità locali.
Wafa Aludaini, una famosa reporter di lingua inglese che ha lavorato con organi di stampa internazionali, è morta insieme al marito, Mueir Aludaini, e ai loro due figli nell’attacco notturno.
È stata pianta da molti colleghi giornalisti che hanno elogiato la sua dedizione nel portare le storie dei palestinesi al mondo.
“Aludaini era molto conosciuta tra i media europei e trasmetteva le sofferenze del nostro popolo in inglese, una lingua in cui era una maestra”, ha detto a Middle East Eye Ahmed Abu Artema, un giornalista palestinese e amico di Aludaini.
“La giustificazione per il suo attacco sono le sue parole e il suo lavoro di giornalista”, ha aggiunto. L’ufficio stampa del governo con sede a Gaza ha affermato che Aludaini è il 174° giornalista ucciso da Israele a Gaza dal 7 ottobre.
“Condanniamo con la massima fermezza l’assassinio mirato di giornalisti palestinesi da parte dell’occupazione israeliana”, ha affermato l’ufficio stampa.
Jana Ridvanova, portavoce di Friends of Palestine a Praga nella Repubblica Ceca, ha affermato che Aludaini ha fornito al suo gruppo aggiornamenti regolari da Gaza.
“Wafa è stata una delle fondatrici del gruppo October 16th che ci informa ogni giorno su cosa sta succedendo in Palestina”. Ha affermato.
“Wafa è l’ennesima giornalista che è stata brutalmente messa a tacere con la sua famiglia dal potere genocida del colonialismo occidentale. “Non ti dimenticherò mai Wafa! Il tuo coraggio quando sapevi che saresti potuta essere la prossima vittima perché eri una giornalista… tu e la tua famiglia sarete sempre nel mio cuore Wafa. Riposa in pace.” Secondo i resoconti dei media, gli attacchi israeliani in corso su Gaza, che non si sono fermati un solo giorno per quasi un anno, fatta eccezione per un lutto di sei giorni, hanno ucciso almeno 16 persone lunedì a mezzogiorno. Sono stati segnalati attacchi aerei nelle aree residenziali nella città di Beit Lahia, nella parte settentrionale di Gaza, Khan Younis, Deir al-Balah e nella zona costiera di Mawasi a Rafah Nelle ultime 24 ore, gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 20 persone, secondo il ministero della salute palestinese Il bilancio delle vittime è di 41.615 palestinesi uccisi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, tra cui circa 16.700 bambini, secondo i funzionari sanitari. Nel frattempo, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, l’ala armata di Hamas, hanno rivendicato un’imboscata alle forze israeliane a est della città di Khan Younis, che hanno detto di aver ucciso e ferito diversi soldati israeliani e due bulldozer militari nell’attacco, ha affermato il gruppo. Non ci sono stati commenti immediati dall’esercito israeliano.
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Wafa Aludaini è la numero 174. E resterà solo un numero se non la ricordiamo come tutti gli altri perché Mamma RAI e consorelle, insieme ai giornalacci di regime, non ne parleranno.
Noi però dobbiamo dire chiaro cosa è il sionismo e cosa vuole veramente.
Inutile barcamenarsi tra il presunto “diritto alla difesa” di uno stato che è nato dopo una risoluzione ONU – la stessa ONU che oggi Netanyahu disprezza, salvo però continuare a utilizzare per i suoi sproloqui razzisti – nella quale non era scritto che questi signori avessero il diritto di fondare il loro stato bensì che dovessero dialogare e scendere a patti con la popolazione residente nell’ottica di una divisione al 50% delle terre.
Sappiamo come è andata e quel che accade da settantasette anni a questa parte.
Il resto sono chiacchere.
A ricordare cosa sia la “bestia sionista” segnalo a chi non lo avesse visto il mio video “Andiamo al Cinema? Il Busno consiglia” nel quale (min. 1.48) potete vedere la terza “pellicola” dedicata alla signora Daniela Weiss, rappresentante modello di questa umanità abominevole: https://www.youtube.com/watch?v=BXKzs6Axus0.
La stessa Weiss fu protagonista di un altro mio video: https://www.youtube.com/watch?v=v4Zs9tZ6m8g.