E alla fine arriva (sempre) Mariuccio Draghi.
Ci avevano detto che gli avevano affidato un compitino, buttar giù due righe sulla competitività europea e lui cosa ha fatto da buon sborone abituato a essere incensato per le sue (inesistenti) qualità?
Beh, ha partorito un documento di (pare) più di 400 pagine nelle quali si è concentrato soprattutto sulla questione guerresca.
Perché forse voi non lo sapevate, ma quando sei un genio (del male) puoi passare senza colpo ferire dall’economia (senza capirci una beneamata min…) alla politica (senza capirci una beneamata min…) fino ad arrivare alle questioni militari.
Va detto però che siccome ci stanno apparecchiando sotto il naso l’ennesima “guerra igiene del mondo” per il consueto reset del secolo ecco che una mente brillante come quella del buon Mariuccio sta proprio come il cacio sulla zuppa inglese.
Leggendo (fra atroci sofferenze) poi i quotidiani di regime italioti capita di incappare in un Messaggero che spara la sua paginetta agiografica nella quale scrive che la Treccani lo avrebbe definito «il più importante uomo di stato europeo dell’ultimo decennio» (https://www.ilmessaggero.it/t/mario-draghi).
Questi qui ormai sono talmente abituati a sparar minchiate che nemmeno vanno a controllare – ma c’è sempre la possibilità che la Treccani, viste le idiozie in serie pronunciate dal divo Mariuccio nei mesi da Presidente del Consiglio (“Non ti vaccini, ti ammali, muori…”, “Preferite la Pace o il condizionatore?”, “Le sanzioni stanno mettendo in ginocchio la Russia”, etc.), abbia inteso rettificare per comune pudore – al che basta verificare per vedere che la Treccani fa sì il pippotto di rito, ma a definirlo il Superfanta leader del decennio non ci pensa proprio (https://www.treccani.it/enciclopedia/mario-draghi/).
Ad ogni modo mi riservo di leggere bene il documento nel complesso per carpire i segreti del geniale piazzista nostrano. Senza mai dimenticare che l’ultima volta che ha messo la firma sotto un documento di economia, poco prima di entrare in carica a Palazzo Chigi, in quelle pagine dominava la dicitura “distruzione creativa”.
Fossi in voi mi segnerei quelle parole poiché non occorre molto altro per comprendere che futuro ci attende se continuiamo a dare spazio a elementi come questo.
E già che ci siete date un’occhiata a uno dei miei ultimi video dedicato ovviamente alla ennesima discesa in campo del divo Mariuccio (https://www.youtube.com/shorts/D9GFByTTdEE).

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