Intrigante iniziativa della Russia che si propone come via di fuga per tutti coloro che non credono più nella favoletta dell’Occidente libero e democratico e di tutto quel set di valori che si ostentano come figurine al vento.
Prendiamo l’agenzia di stampa della TASS che condivido nella traduzione qui sotto.

La Russia offre un rifugio sicuro per le persone che cercano di sfuggire agli ideali liberali occidentali

In base al documento, tali cittadini stranieri avranno il diritto di richiedere la residenza temporanea in Russia “al di fuori della quota approvata dal governo russo e senza fornire documenti che confermino la loro conoscenza della lingua russa, della storia russa e delle leggi fondamentali”

MOSCA, 19 agosto. /TASS/. Mosca fornirà assistenza a tutti gli stranieri che vogliono sfuggire agli ideali neoliberisti promossi nei loro paesi e trasferirsi in Russia, dove i valori tradizionali regnano sovrani, secondo un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin.

In base al documento, tali cittadini stranieri avranno il diritto di richiedere la residenza temporanea in Russia “al di fuori della quota approvata dal governo russo e senza fornire documenti che confermino la loro conoscenza della lingua russa, della storia russa e delle leggi fondamentali”.

Le domande possono essere basate sul rifiuto delle politiche dei loro paesi “volte a imporre ideali neoliberisti distruttivi alle persone, che vanno contro i tradizionali valori spirituali e morali russi”.

I valori sono elencati nei fondamenti della politica statale russa in questo campo, mentre il governo russo dovrebbe compilare un elenco di paesi che impongono atteggiamenti malsani ai propri cittadini. Il Ministero degli Esteri ha ricevuto l’ordine di iniziare a rilasciare visti di tre mesi a tali richiedenti già a settembre.

A febbraio, Putin ha sostenuto l’idea della studentessa italiana Irene Cecchini secondo cui la Russia dovrebbe allentare le regole di ingresso per coloro che condividono valori culturali e familiari tradizionali. Il capo dello Stato ha concordato che ogni caso richiede un approccio individuale.

(Agenzia originale: https://tass.com/politics/1831019)

Nel grande teatro della contrapposizione orwelliana tra blocchi “del bene e del male” del ventunesimo secolo si inserisce questa nuova iniziativa russa.
Dal punto di vista ideale non posso far altro che definire questa iniziativa centrata e lodevole.
Credo che ormai siamo in molti ad aver mangiato la foglia rispetto alla farsa dei valori occidentali che altro non sono che cosmesi dietro la quale si nascondono volontà di dominio e sfruttamento degli altri popoli per poter mantenere il “giardino dell’Eden” (cit. Josep Borrell).
Ovvio che si tratti di mera propaganda di contrasto (sacrosanto) alla nostra che ormai, come detto, puzza di stantio.
Quello che mi incuriosisce è come si possano baipassare, seppur per un periodo che potremmo definire di prova, essendo limitato a tre mesi, i requisiti minimi.
La conoscenza della lingua e della storia del paese è il minimo indispensabile per potersi inserire in caso di decisione di trasferirsi in un paese che peraltro sarebbe ben felice di aumentare il più possibile la sua popolazione. Ricordiamo infatti che il paese più grande al mondo ha una popolazione estremamente ridotta rispetto al territorio e ogni iniziativa atta ad aumentarla credo sia più che gradita.
Detto questo resta l’idea di condividere dei capisaldi morali e culturali che potrebbe convincere molti a fare il grande salto. Anche perché chiunque abbia dato un’occhiata a città come Mosca e San Pietroburgo, ma anche ad altre ben meno note, si sarà fatto un’idea di come da quelle parti ci sia ancora voglia di mantenere un minimo di decoro, mentre dalle nostre parti sembra sempre più evidente che la decadente parabola dell’impero d’Occidente a guida anglosassone stia lasciando le macerie come accade a ogni passo d’addio.
La Russia resta però, a mio avviso s’intende, il braccio armato di Pechino, vero nuovo centro mondiale, per cui forse sarebbe più opportuno andare da quelle parti, a meno di non scegliere città meno in vista di quelle menzionate pocanzi onde evitare brutte sorprese.
Scherzi a parte, seppur gradirei viaggiare sia in Russia che in Cina, magari per alcuni mesi per meglio comprendere quelle culture e quei popoli, sono, per fortuna o purtroppo (cit. Giorgio Gaber), italiano e quindi occidentale. Nel bene e nel male questo mi è toccato e qui si svilupperà la mia esistenza.
E poi prendere l’aereo tutte le volte per andare a Torino a vedere la mia Juve non è la stessa cosa di quell’oretta e mezza che si impiega da casa mia allo Stadium.
Da buon cazzaro son quelle cose che ti fanno riflettere.

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