AGGIORNAMENTO: In serata il Tubo mi ha comunicato di aver accolto il mio ricorso. La particolarità sta nel fatto che a questo giro il ricorso non l’ho potuto motivare, è bastato un click. O i loro algoritmi sono come i neuroni dei pennivendoli di regime o mi hanno solo voluto far perdere tempo. Comunque il canale è di nuovo attivo. Meglio così.
Stamane è arrivato l’ennesimo blocco del canale a seguito della cancellazione del video “celebrativo” su Navalny (“In memoria di Alexei Navalny).
I signori del Tubo, in pieno delirio da censura, ora più pericoloso che mai dopo l’avvio ufficiale del Digital Service Act, mi hanno detto che ho commesso delitto di lesa maestà. La parola giusta è “Misinformazione“. La frase usata è “Su YouTube non sono consentiti i contenuti che pongono un rischio elevato di causare gravi danni sostenendo impropriamente che dei vecchi filmati di un evento passato fanno invece riferimento a un evento attuale.“, ovvero avrei manipolato le informazioni adducendo false conclusioni.
Peccato che i video, uno fatto dallo stesso Navalny nel quale affermava, pistola alla mano, di voler eliminare tutti i musulmani come scarafaggi, l’altro con un suo assistente che chiedeva venti milioni di dollari alla CIA per organizzare “rivoluzioni colorate” in Russia, siano storia e io li abbia solo riportati esattamente com’erano. Le logiche conclusioni le potrebbe trarre anche un bambino.
In pratica ricordare chi è stato Navalny in passato inficia la sua attuale immagine di santo.
Me misero che non penso al San Paolo folgorato sulla via di Damasco. Perché non può essere accaduto pure a Navalny, soprattutto se in mezzo ci si mettono tanti soldi per lui e consorte?
Ad ogni modo il nocciolo della questione è evidente.
Svicolare dissentendo dalla narrazione ufficiale dei nostri “democratici” regimi e mostrare Navalny per quello che era, ovvero uno xenofobo neonazista, non è consentito.
Siamo nell’anno delle europee, e saranno elezioni che segneranno il nostro destino in maniera forse definitiva.
Chiunque si frapponga tra l’agenda (2030) e la sua realizzazione, magari complice una nuova guerra mondiale totale, deve essere zittito, anche se si tratta di un canale che ha, quando va bene, qualche centinaio di visualizzazioni.
Il video è già stato caricato sul mio spazio personale per cui no problem. Lo potete vedere qui sotto.
Per quanto riguarda il canale confido nella memoria di chi lo segue da più tempo.
Se non mi vedete per più di due giorni sapete che qualcosa è successo. E allora si passa al secondo canale: https://www.youtube.com/@busnosantv1352/videos.
Se non erro almeno fino a mercoledì prossimo i nuovi video saranno pubblicati lì. Poi riprenderemo, finché dura, sul primo canale.
Nel frattempo sto sistemando un po’ di cose.
Preso il PC nuovo a breve dovrei sistemare la questione fibra, ma qui i tempi si allungano causa TIM dormiente. Conto comunque di sistemare in qualche settimana anche questo punto.
Infine lo spazio di archiviazione, e qui c’è la questione più impellente, dovrebbe essere disponibile a breve, il che significa che non avrò più remore nella pubblicazione dei video – non che ne abbia avute poi molte fin qui, altrimenti non sarei giunto a quasi 20 video bloccati nei quattro anni di esistenza del nuovo canale.
Non appena avrò messo in fila i tre punti fondamentali potrò lavorare liberamente. E per quanto riguarda il Tubo continuerò a pubblicare anche lì, ma i video più caldi – sarà dura capire quali possano essere con questa censura totalizzante, ma ci proveremo – li potrete vedere qui partendo da brevi trailer o post di rimando sul Tubo.
L’obiettivo finale, ovvero quello di creare una vera e propria tivvù con un canale in diretta 24/7, è ancora lontano. Ma chissà che non si possa avvicinare nel corso dell’anno.
Intanto facciamo qualche passo in avanti.