Da tempo non scrivo più riguardo la farsa psico-sanitaria e la sperimentazione del siero a mRNA.
Periodicamente però vado a dare un’occhiata ai dati, quelli che lor signori ci danno poiché in alcuni casi siamo fermi da quasi un anno coi report, e leggo i nuovi studi sulle riviste più blasonate.
L’altro giorno leggevo questo studio svedese (https://www.bmj.com/content/383/bmj-2023-076990) pubblicato sul British Medical Journal nel quale si indagava l’efficacia del siero in Svezia, più precisamente nelle regioni di Stoccolma e del Västra Götaland.
I numeri sono importanti per cui ho pensato di leggere con attenzione per verificare se lo studio avesse solide fondamenta. Parliamo di circa 600.000 persone i cui dati sono stati presi dai database nazionali digitali – da quelle parti sono avanti con l’agenda da questo punto di vista – delle quali è stato seguito il percorso clinico post infezione da Sbirulino-19.
Come al solito sono stati creati due gruppi tra sierati e non sierati e sono stati messi a confronto nel periodo che andava dalla prima infezione alla eventuale seconda infezione.
A una lettura superficiale dell’articolo i risultati appaiono molto positivi per il siero. Abbiamo infatti una incidenza dello 0,4% di reinfezioni nel gruppo dei sierati contro un 1,4% in quello dei non sierati. Il che significa che il siero è efficace.
Tutto molto bello! E c’è ancora altro. Abbiamo infatti anche la conferma che più perette ti fai più sei protetto dalla reinfezione. Infatti risulta che con una peretta la copertura è del 21%, con due perette è del 59% e con tre del 73%. A rigor di logica più ne fai meglio è.
Di nuovo, tutto molto bello!
Ma, perché c’è sempre un ma quando escono questi studi a favore di una certa pratica, a leggere i “Punti di forza e le limitazioni” dello studio emergono i primi dubbi.
“The limitations of the present study include that both PCC and the ICD-10 diagnosis code, U09.9, are relatively new and the code has not yet been validated in a Swedish setting.” (trad.: “I limiti del presente studio includono che sia il PCC che il codice diagnostico ICD-10, U09.9, sono relativamente nuovi e il codice non è stato ancora convalidato in un contesto svedese.”)
Il PCC è l’indice della Post Covid, Sbirulino per gli amici, Condition. Questo indice, come si legge nel passaggio che ho riportato non è nemmeno stato validato in Svezia. E ciò che conta di più è che fa riferimento dal 28° giorno dall’infezione per il follow-up dei pazienti.
Teniamo da conto questi 28 giorni e vediamo come – nel diagramma di flusso che ho riporato ci sono tutti i numeri di cui parliamo – dallo studio siano state escluse ben 59.349 persone, 56.760 delle quali sierate, tra quelle eligibili.
Spieghiamo bene che se una persona si fosse reinfettata prima del 28° giorno non l’avrebbero considerata per lo studio. Da qui nasce il mio dubbio considerando l’abnorme quantità di sierati, praticamente tutti, casualmente inclusa nel gruppone dei “non più eligibili”.
Non abbiamo modo di sapere di questi quanti si siano reinfettati, perché non ce lo dicono. E i giorni scelti come base di partenza sono ovviamente abritrari il che significa che potrebbe anche bastare un giorno o due a sfalsare del tutto il risultato (aggiungete 2.000 reinfettati da quel gruppo e già i rapporti si ribaltano).
In definitiva uno studio comunque importanti per i numeri che però, almeno fino a quando non sarà validato un metodo di ricerca al momento provvisorio, non ha alcuna valenza scientifica.
Eppure campeggiava in bella mostra sul sito del British Medical Journal. E io che avevo capito che per finire su queste riviste dovevi passare da serie verifiche a più livelli.
Se penso che il 24 gennaio su Nature appariva un articolo come questo (https://www.nature.com/articles/s41573-023-00859-3), e come tanti altri se ene sono visti in questi anni di sperimentazoine di massa, nel quale si tratta la questione della tossicità del prodotto e poi ci si ritrova con studi senza alcuna validazione delle metodologue di raccolta dei dati che passano come la conferma della presunta efficacia del siero…