Due giorni fa ho avuto la sventura di vedere e ascoltare una parte della presentazione del libro “Perché guariremo, dai giorni più duri a una nuova idea di salute” di Roberto Speranza avvenuta alla Camera dei Deputati.
Al di là dell’assurdità della vicenda legata a questo libercolo scritto da uno psicolabile, incidentalmente Ministro della Salute proprio nel momento peggiore (o migliore?) nel quale – ne ho una copia, ovviamente digitale, poiché mai darei soldi a uno così – egli raccontava anche della sua infanzia infelice, oltre che delle nefandezze commesse ai danni del popolo italiano, libro uscito in un primo momento nel 2020, ma subito ritirato (per la vergogna?) e ora misteriosamente riapparso dal nulla, mi ricollego a questo squallido evento (https://webtv.camera.it/evento/24399), che ha visto anche la presenza del suo sodale Giuseppe Conte, per parlare di quanto accaduto a Taipei qualche giorno prima.
Ecco la traduzione dell’articolo pubblicato dal Taiwan News (https://www.taiwannews.com.tw/en/news/5084473) nel quale si racconta della morte di un bimbo di 11 mesi per soffocamento causato da una maledetta museruola.
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Bambino presumibilmente soffocato da una maschera bagnata a New Taipei
Secondo quanto riferito, un bambino di 11 mesi non riesce a respirare dopo aver pianto nella maschera
TAIPEI (Taiwan News) – Secondo quanto riferito, un bambino è morto per soffocamento dopo essere stato presumibilmente costretto da un dipendente dell’asilo nido di New Taipei a indossare una maschera.
Martedì (23 gennaio) la conduttrice del sistema televisivo cinese Lin Yen-ju ha fatto queste affermazioni in un post sulla sua pagina Facebook. Ha detto che la sorella della sua amica aveva messo suo figlio in un asilo nido nel distretto di Xinzhuang di New Taipei. Tuttavia, secondo quanto riferito, il bambino di 11 mesi è morto lunedì (22 gennaio).
A causa di un’epidemia di malattie respiratorie, l’asilo nido aveva implementato un ordine di mascherine. Il distretto di Xinzhuang del dipartimento di polizia della città di Nuova Taipei ha esaminato i filmati di sorveglianza interna, ha riferito TVBS. Secondo la polizia, il padre del bambino ha portato il figlio all’asilo nido e alle 8:14 era disteso a terra.
Dopo 16 minuti, l’assistente di cognome Tseng ha scoperto che il bambino non respirava ed è stato portato d’urgenza in ospedale.
Secondo la polizia, la famiglia ha sporto denuncia per omicidio colposo contro il direttore dell’asilo e due dei suoi dipendenti, ha riferito SET News. Il dipartimento di previdenza sociale del governo della città di Nuova Taipei ha espresso rammarico per l’incidente. Ha aggiunto che stava fornendo piena assistenza alla famiglia.
Sulle cause dell’incidente stanno indagando sia l’ospedale che le autorità giudiziarie.
Lo Yi-chun, portavoce dei Centri per il controllo delle malattie (CDC) di Taiwan, ha affermato che l’obbligo delle mascherine per gli asili nido è stato revocato contemporaneamente all’ordine delle mascherine interne per le scuole il 6 marzo dello scorso anno, ha riferito CNA. Lo ha affermato che da quando è stata abolita la regola delle mascherine, né il governo centrale né i governi locali hanno ripristinato la regolamentazione per gli asili nido.
Lo ha affermato che le istituzioni che richiedono l’uso di maschere sono ospedali, cliniche, case di cura e istituti di assistenza agli anziani. Ha detto che la salute fisica e mentale di un bambino deve essere considerata prima di fargli indossare una maschera.
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Chi mi legge saprà quanto io sia sensibile all’argomento avendo letto fin troppi studi che dimostrano in maniera inequivocabile che le museruole sono inutili e dannose, oltre che inquinanti.
Un evento simile, è ovvio per fortuna, accade forse una volta ogni decennio, almeno si spera.
Quello che però emerge da questa triste vicenda è che il lavaggio mentale è arrivato a tal punto da mettere a rischio la vita dei bimbi per l’imbecillità di un istituto e dei suoi dipendenti.
In Italia Speranza e soci hanno fatto esattamente la stessa cosa paralizzando con la leva della paura i neuroni di milioni di persone, tanto da vedere ancora oggi ancora troppi poveretti indossare quella pezza putrida alla prima ondata mediatica di… raffreddore.
Quel bimbo morto soffocato proprio per una “epidemia di raffreddore” (così come tutti quelli che sono stati ammazzati dai protocolli e dal siero salvifico) è anche sulla coscienza dell’ex Ministro e di tutti coloro che hanno partecipato alla più grande farsa scientifico-sanitaria della storia, forse insieme con quella messa in piedi sulla questione AIDS (ma questa è un’altra storia).
E ora quel tale, insieme al suo compagnuccio di merende, sbraita contro una commissione di inchiesta parlamentare che non ha ancora visto la luce, dopo 19 mesi di falso governicchio meloniano.
Una commissione che non farà male a nessuno quando nascerà, perché tutti sono coinvolti a vario titolo nella mattanza covidiana.
Chiudo con un pensiero piccolo piccolo a quel bimbo senza volto e senza nome, come quelli che muoiono sotto le bombe. E penso anche ai suoi genitori.
La vita è questo e domani potrebbe toccare a me o chi mi è accanto di andarsene anche in modo così assurdo. Ma un pensiero non costa nulla e io lo mando a questa creaturina che non ha potuto vivere appieno la sua vita.