Nella consueta rassegna dei siti istituzionali mi sono imbattuto oggi in un comunicato pubblicato sul sito del Governo italiano. Si parla del bombardamento russo sulla città di Odessa nel quale è stata colpita la Cattedrale della Trasfigurazione.

Questo il testo:

Gli attacchi a Odessa, la morte degli innocenti, la distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione, ci feriscono profondamente. Gli aggressori russi demoliscono i granai, privando di cibo milioni di persone affamate. Devastano la nostra civiltà europea, i suoi simboli sacri. Un popolo libero non si lascia intimidire, la barbarie non prevarrà. L’Italia con le sue competenze uniche al mondo nel restauro, è pronta a impegnarsi nella ricostruzione della cattedrale di Odessa e di altri tesori del patrimonio artistico dell’Ucraina.

In poche righe c’è tutta l’inconsistenza italiana e, nello specifico, della poveretta che occupa indegnamente il posto di Presidente del Consiglio italiano.

Andiamo passo per passo.

“Gli attacchi a Odessa, la morte degli innocenti, la distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione, ci feriscono profondamente.”

Dalle ricostruzioni dell’accaduto e dalle testimonianze dei cittadini di Odessa pare emergere un verità diversa, ovvero che la Cattedrale sia stata colpita, come spesso accade inuesta guerra, dai missili della contraerea ucraina inopinatamente posti all’interno delle città e non nelle periferie.

Aggiungo il comunicato della portavoce del Ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova (https://tass.com/politics/1650713), nel quale si ricordano le numerose chiese ortodosse date alle fiamme dagli ucraini i quali perseguitano sia gli ecclesiastici che i fedeli quotidianamente. Ma questo Giorgina non lo sa.

Successivamente anche Zakharova sottolinea come la contraerea ucraina abbia centrato l’edificio sacro.Si dirà ma questa è la voce dei russi e i russi mentono. Va bene, attendiamo che terze parti facciano luce sulla questione, ma se Bucha, fatta dagli ucraini, continua a risultare come crimine di guerra russo…

Proseguiamo.

“Gli aggressori russi demoliscono i granai, privando di cibo milioni di persone affamate.”

Qui si continua a raccontare balle sulla questione grano e accordo saltato a causa dei cattivissimi russi che vorrebbero affamare i poveri africani.

Il rapporto Oxfam (https://www.oxfamitalia.org/il-grande-inganno-sul-grano-ucraino/) chiude la farsa e sbugiarda le menzogne occidentali. Del grano ucraino i paesi più ricchi si prendono l’80% mentre ai paesi più poveri come Somalia e Sud Sudan che sono a un passo dalla carestia – Parentesi. Ve lo ricordate che in Sudan è in corso una guerra civile provocata dai nostri cari amici di Washington a seguito della decisione del governo sudanese di dare l’ok all’apertura di una base militare russa molto importante dal punto di vista startegico in quella regione (https://www.reportdifesa.it/port-sudan-la-base-navale-e-un-tassello-della-strategia-russa-dal-mediterraneo-al-mar-rosso/)? Meglio ancora se lo leggete su Repubblica (https://www.repubblica.it/esteri/2023/02/13/news/sudan_porto_accordo_russia_mar_rosso-387815949/) con quel “Ora Mosca accerchia Suez” – è andato ben il 3%.

Se ne deduce che per Giorgina, che non può non sapere dove va a finire il grano ucraino altrimenti sta ancora facendo la baby sitter, i poverini che Putin vuole affamare siamo noi.

Ma andiamo avanti.

“Devastano la nostra civiltà europea, i suoi simboli sacri. Un popolo libero non si lascia intimidire, la barbarie non prevarrà.”

Come già accennato quelli che hanno arso vive le chiese ortodosse, alcune delle quali antiche costruzioni di legno, sono gli ucraini.

Mai sentita Giorgina stigmatizzare i roghi e le persecuzioni degli ucraini o dare ragione ai russi? Io sì, qualche anno fa, quando era all’opposizione (controllata) e in Parlamento poteva prendersi questo genere di licenze che oggi non le sono più concesse, pena il crollo del uo governicchio.

Si chiude in bellezza con una battuta mutuata dall’ex Ministro dei Beni Culturali Franceschini che si azzardò a dire che l’Italia avrebbe ricostruito il teatro di Mariupol, bombardato, dissero, dai cattivissimi russi. Le cose erano andate in altro modo, ma oggi leggiamo la Giorgina che…

“L’Italia con le sue competenze uniche al mondo nel restauro, è pronta a impegnarsi nella ricostruzione della Cattedrale di Odessa e di altri tesori del patrimonio artistico dell’Ucraina.”

Oltre a sottolineare di nuovo la balla mi segno queste parole. Ho la sensazione che i russi arirveranno fino a Odessa. E se così fosse, come stanno ricostruendo Mariupol, teatro compreso, faranno altrettanto con la Cattedrale. E Giorgina tra qualche anno passeggerà a braccetto col Franceschini ricordando le minchiate proferite in questi pittoreschi anni di declino del fu Occidente.

Come al solito però vi sollecirto a continuare ad ascoltare i tiggì e leggere i pornali di regime. Sennò poi c’è il rischoi che vi svegliate e Giorgina la andiate a prendere a calci nel sederino.

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