Ormai la situazione è irrecuperabile. La speranza è quella di non dover assistere a ulteriori escalation sul campo che aprirebbero la porta al coinvolgimento dell’intera Europa.

Parliamo ovviamente della guerra in Ucraina che prosegue tra un massacro e l’altro da ambo le parti, anche se i russi cercano oggettivamente i limitare al massimo le perdite ra i civili mentre gli avversari non si comportano proprio allo stesso modo.

Se però leggi la stampa italiana ti sembra di vivere in un mondo al contrario. E più passa il tempo più la situazione peggiora con una propaganda di guerra che fa pensare a quei “GIornali di Guerra” la cui collezione ogni tanto rispolvero per leggere alcune delle assurde intemerate di CorSera e altri fogli di regime i quali vaneggiavano sulle fortune delle campagne italo-germaniche mentre nella reltà le cose andavano in tutt’altra maniera.

Stamane apro il sito dell’ANSA, la nostra ineffabile agenzia di stampa dalla quale tutti si abbeverano, e leggo l’articolo “Ucraina, respinti oltre 40 attacchi russi nel Donetsk” (https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/04/07/ucraina-respinti-oltre-40-attacchi-russi-nel-donetsk_f9bf2a42-ca8f-47a4-867e-ba25885b5ae9.html) nel quale si riferisce dell’eroica resistenza ucraina agli attacchi multipli dei russi.

Di più, si ricorda anche che gli ucraini hanno controbattuto in misura minorr e stando bene attenti a colpire solo oiettivi militari.

Di più ancora, si aggiunge che in Crimea i russi costringono gli abitanti a concorrere alla realizzazione di trincee in vvsta della “temutissima” offensiva di primavera dell’esercito ucraino (in NATO).

Il tutto come di consueto in arrivo dai centri di comunicazione ucraini.

Poi vai a leggere i profili Telegram dei nostri giornalisti, quelli veri (Lucidi, Rangeloni, Lancaster e altri) e non i pagliacci di Mamma RAI o del CorSera e di altri fogliacci di regime, che ti raccontano con tanto diprove documentali degli ennesimi bombardamenti ucraini su Donetsk a seguito dei quali sono morti 9 civili e altr sono rimasti gravemente feriti.

E poi ti ricordi di quell’inviato della BBC che qualche settimana fa è andato in Crimea per documentare l’occupazione dei cattivissimi russi e ha trovato invece gente che ne ha pieni i cosiddetti di Kiev e vuole difendere a ogni costo la libertà ritrovata dai nazisti di Zelensky.

A me, lo ribadisco per l’ennesima volta, non interessa fare il tifo per qualcuno. Io vorrei solo che i giornalisti facessero il loro lavoro che è quello di raccontare ciò che vedono e sentono. Come si ipuò sopportare inviati alla Cremonesi del CorSera che inventanoo letteralmente storie fantastiche ogni giorno?

Dice che non c’è peggior ignorant di chi è pagato per esserlo.

Bene, ma almeno fate il favore di non chiamarli più giornalisti.

P.S.: Va da sé che anche i russi fanno propaganda a casa loro. Ma rispetto a noi che siamo ancora di stanza a Mosca nonostante tutto a loro, vedi Russia Today e Sputnik, non è più permesso trasmettere qui. Alla facciai di quelle libertà che portiamo semprre al petto come medagliette sbiadite.

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