E lasciate fare a noi.

Si potrebbe riassumere così il Global Risks Report 2023 del World Economic Forum sui maggiori rischi mondiali da qui a tre anni, per il breve periodo e dieci anni per il medio.

Teniamo a mente sempre l’Agenda 2020-2030 concordata a livello mondiale da organizzazoni private com questa e (finto)pubbliche come ONU, UE etc che questi soggetti continuano a portare avanti proprio grazie alla paura.

Il report lo trovate qui: https://www.weforum.org/reports/global-risks-report-2023/in-full.

In defintiva si tratta delle conclusioni tratte da sondaggi effettuati tra coloro che lor signori considerano leader a livello mondiale.

Conclusioni che portano ai classicissimi di oggi, ovvero crisi climatica, crisi energetica, crisi alimentare e crisi economica.

Insomma… Crisi!

Ora, è caro che qui non si vuole far finta che non esitano problemi là fuori, ma intanto dobbiamo ricordare che la maggior parte, se non tutti, sono diretta conseguenza delle azioni di costoro atte a indurre un cambiamento forzato dellal società in cui viviamo riducibile, mi si passi l’estremna sintesi, nel trittico Robotizzazione-Automazione-Digitalizzazione.

Come è noto è in corso il Forum di Davos del quale ci rendono conto più meno i paggetti di Mamma-RAI e qualche altro pennivendolo al seguito del ricconi, autorizzato alla bisogna dal momento che per avvicinarsi alla sede dell’evento ti prendono perfino le impronte digitali.

Nei giorni che hanno preceduto il meeting è stato divulgato il report con tanto di conferenza stampa.

Sul canale del Forum (https://www.youtube.com/@wef) potete seguire le dirette delle sessioni – mentre scrivo è in corso quella sull’ambiente – oppure vederle quando volete.

Alcuni passgi meritano la visione e l’ascolto poiché in mezzo a tanta banalità, la cosiddetta banalità del male, si palesano pensieri, desiderata e soprattutto soluzioni da mettere sul taccuino perché sono quelli che ci ritroveremo addosso in forma di decisioni polittche nei prossimi mesi e anni.

Ancora una volta sottolineo che non banalizzo e sottovaluto alcune situazioni là fuori, ma il fatto che siano frutto dell’organizzazione di quest oligarchie dominanti deve essere ben chiaro.

A me, ma forse sono troppo esagerato nel fare il parallelo storico, pare proprio che ci stiano portando per mano verso una crisi in linea con quella del ’29 del secolo scorso, la quale aggiunta a guerre prodotte in laboratorio dagli amici angllosassoni – magari con la complicità non esplicita del mondo contro rappresentato da Cina e Russia? A me resta il dubbio – e alla falsa informazione scientifica sul cosiddetto cambiamento climatico – si è notato che siamo passati da “riscaldamento” a “cambiamento”, vero? E non è cosa da poco – che imperversa ovunque potrebbe anche sfociare in una guerra mondiale con la quale lor signori potrebbero ottenere il paventato “Mondo/Uomo Nuovo” con maggiore facilità.

Io al momento opto per una alternativa nella quale a un certo punto ci diranno di stare tranquilli ché non ci sarà nulla di tutto ciò a patto che noi facciamo esattamemte quello che dicono loro, che sono buoni e ci vogliono tanto bene.

Detto questo giova ricordare che tra le più impellenti necessità per lor signori c’è ovviamente quella di contrastare il flagello della disinformazione online.

Ormai sappiamo che per disinformazione si intende quella di chi, come il sottoscritto, cerca di far girare documenti, ufficiali e non inventati, e dare informazioni che qualcuno non vorrebbe fossero divulgate.

Aspettiamoci anni duri con ulteriori torsioni in tema di libertà di parola ed espressione.

Chiudo qui ricordando l’arresto odierno di tal Matteo Messina Denaro, latitante da una vita che se ne andava a spasso per le sue terre senza problemi ed è stato catturato quasi per errore, almeno a leggere le agenzie.

I casi della vita vogliono che per l’ennesima volta un nuovo gonverno in carica bagni i primi mesi di mandato con l’arresto di un (pericoloso?) latitante.

In più la Giorgia mi compie gli anni e a ciliegina sulla torta la volevi mettere o no?

Ma come già detto al volo sul mio canale Telegram… Fingiamo stupore.

Select a target language

Translator

Select a taget language: