Ieri è uscita l’Ordinanza del Ministero della Salute con la quale si intende aggiornare la risposta “pandemicaa” a seguito delle balle inventate sulla inesistente nuova ondata epidemica cinese.
Io condivido questo documento (“Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023.“), ma anche quello relativo alla approvazione del “vaccino” VidPrevtyn Beta di Sanofi a esclusivo uso di richiamo, quindi non utilizzabile per iniziare un ciclo “vaccinale”.
Il primo documento lo potete leggere qui: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2022&codLeg=91213&parte=1%20&serie=null.
Innanzitutto ricordo che, andato Speranza, purtroppo al Ministero della Salute è rimasto uno dei tre mammasantissima che dovrebbero fare visita quanto prima alle patrie galere, quel Giovanni Rezza che è ancora Direttore Generale. Dettaglio non da poco.
Detto questo e sottolineato come in generale il documento non imponga alcun obbligo, ma sia basato su raccomandazioni, va notato quanto scritto da pagina 8 al punto “Dispositivi di protezione individuale, lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi“.
Faccio notare che al momento la normativa prevede la decadenza dei poteri speciali del Ministro della Salute dal 1° gennaio 2023. Stesso discorso vale per l’obbligo di indossare la museruola nelle strutture sanitarie come indicato nello stesso punto ove si ricorda che vale l’Ordinanza 31 ottobre 2022 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da COVID-19 concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie” (https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=90033&articolo=2).
Lo ripeto, in mancanza di ulteriori ordinanze o decreti lampo anche l’obbligo di indossare le museruole negli ospedali decade dal 1° gennaio 2023. Carta canta! Che si fa?
C’è un però, e da qui si evince il perché del titolo di questo articolo.
Leggiamo…
L’utilizzo di mascherine è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave. Analogamente, nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti.
La frase in grassetto apre le porte alla interpretazione, ciò che più è apprezzato dai kapò di provincia.
Ci prepariamo a delle sane litigate? Vedremo.
Coss avrebbe dovuto fare questo governo per evitare malintesi?
Semplice!
Avrebbe dovuto fare quel che fece il governo svizzero il 25 febbraio 2022, ovvero cancellare ogni obbligo e prescrizione.
Invece si sceglie di allungare il brodo come ho detto direttamente al signor Ministrro nella mia missiva di qualche giorno fa.
Il secondo documento lo potete leggere qui: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2022&codLeg=91243&parte=1%20&serie=null.
Come anticipato si parla della approvazione del “vaccino” VidPrevtyn Beta di Sanofi a esclusivo uso di richiamo, quindi non utilizzabile per iniziare un ciclo “vaccinale”.
Continuano le sperimentazioni per un “vaccino” adiuvato composto dalla proteina trimerica solubile spike (S) ricombinante di SARS-CoV-2 (ceppo B.1.351) stabilizzata nella conformazione di pre-fusione e privata dei suoi domini transmembrana e intracellulari.
Come al solito andiamo a leggere le indicazioni fornite a seguito della approvazione di EMA e AIFA (i link li trovate all’interno del documento).
La posologia ci dice che non dovremmo vederlo inoculare nei minori di 18 annii poiché non lo hanno testato. E va bene!
A pagina 3 inizia il consueto festival del non testato (“4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego“).
Vi ricordate che vi stanno diceno ch i soggetti fragiloii devono essere “vaccinati”? Compresi gli immunodepressi, ovvero quelli che che fino a tre anni fa non si dovevano toccare nemmeno con un fiore?
Ebbene, si possono “vaccinare”, ma sappiate che questo prodotto non è stato testato (“L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate in soggetti immunocompromessi, inclusi coloro che ricevono una terapia immunosoppressiva. La risposta immunitaria di VidPrevtyn Beta potrebbe essere inferiore in soggetti immunodepressi.“).
Ci rendiamo conto di quel che scrivono?
Il resto lo lascio a voi, ma ve ne leggo un’altra.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi di interazione.
La somministrazione concomitante di VidPrevtyn Beta con altri vaccini non è stata studiata.
Ricapitolando abbiamo un “vaccino” buono solo per i richiami del quale non è stata testataa l’interazione con altri “vaccini”.
Quindi ve lo portebbero iniettare, senza dirvi nulla perché quesat è una sperimentazione in cieco, ovvero lo sanno i medici cosa vi iniettano, ma voi no, nonostante non abbiano la minima idea di cosa possa accadere.
Esempio banale, voi fate questo e nel contempo anche l’antinfluenzale e poi… Buona fortuna!
Tranquilli però, pare che nonostante tutto abbiano registrato poche e lievi reazioni avverse, almeno ufficialmente un po’ come con i predecessori.
Sulla copertura fornita non sanno dire. Magari dura una vita. Oppure una settimana e sotto di nuovo con un’altra peretta.
Tornando al punto 2 a pagina 2, dove si parla di adiuvanti, anche quelli possono fare del male, non essendo un esperto e avendo fatto ricerche superficiali non dico nulla.
Il problema di fondo resta sempre quello.
Voi siete cavie?
Io no!