Leggere le ultime bollette coi consumi che calano fisoilogicamente e il conto che sale suggerisce una riflessione su quel che accade là fuori.

La narrazione per povere menti obnubilate da due anni di farsa pseudo pandemica prevede una lapidaria sentenza: HA STATO PUTIN!

E così vissero tutti mascherati e contenti con famiglie che non riescono ad arrivare fine mese in aumento costante e aziende, piccole e medie ovviamente, costrette a tagliare produzione e posti di lavoro o adirittura a chiudere i battenti.

Quando poi si va a leggere o ascoltare chi di queste cose fa il suo pane quotidiano diviene ben presto chiaro che ci troviamo di fronte a una truffa colossale.

Ricordiamo che ciò fu detto, in un momento di rara onestà intelettuale, non da un paranoico ma dal Ministro Cingolani a metà marzo (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/03/12/cingolani-aumenti-sui-carburanti-immotivati-colossale-truffa_3b66e1f7-f40d-42c8-9e36-64891166f4f9.html).

Ora io mi limiterò a condividere documenti e un paio di video fornendo qualche indicazione per la fruizione del materiale.

Partiamo daia documenti con focus su ENI e mercato del gas.

Dal sito ENI prendiamo il report sul 2021 coi dati di bilancio (https://www.eni.com/it-IT/media/comunicati-stampa/2022/05/eni-esiti-assemblea-degli-azionisti-2022.html) e il sommario, sempre 2021, in inglese (https://www.eni.com/assets/documents/eng/reports/2021/Eni-in-2021.pdf).

Cosa si evince?

Che ENI ha fatto affari già durante lo scorso anno con 7,5 miliardi di utili e una bella cedola staccata agli azionisti.

Buona parte dei soldini guadagnati arrivano dall’aumento degli incassi per la vendita di… Gas.

Si nota infatti come già partire da giugno 2021, e non (HA STATO PUTIN!) dal 24 febbraio 2022, il prezzo del gas abbia iniziato la sua corsa al rialzo.

Per chi avesse dubbi prendiamo da A2A il prezzo del gas da ottobre 2021 (https://www.a2aenergia.eu/area_clienti/tariffe/clienti_non_domestici/gas/TTF.html) per avere conferma.

C’è poi il report trimestrale sul Q1/2022 (https://www.eni.com/assets/documents/press-release/migrated/2022-it/04/eni-primo-trimestre-2022-claudio-descalzi-amministratore-delegato-eni-commenta-risultati.pdf) che vede un utile di 5,1 miliardi (+293% sul 2021).

Utile dipendente in massima parte dalla vendita di… Gas.

Leggiamo: “Prezzo spot del Gas Italia al PSV €/mgl mc” che passa da 198€ a 1.043€ con un aumento del 426%.

In tutto ciò dobbiamo tener conto del mercato dei TTF, ovvero i futures sul gas, olandese,ldove si decide il presso spot del gas che poi diventa quello che noi paghiamo dal rivenditore.

Date un’occhiata alla tabella sui due anni (https://www.theice.com/products/27996665/Dutch-TTF-Gas-Futures/data?marketId=5387641&span=3).

Si noterà l’aumento costante da giugno 2021 al quale acennavo prima.

Ora, seguendo con attenzione ciò che raccontano i protagonisti dei video che vi consiglio aarete un quadro piuttosto chiaro della stuazione.

Nel primo video Demostenes Floros spiega mistralmente la situazione fornendo un quadro ad ampio spettro su scala mondiale.

Nel secondo video l’ingegner Davide Gionco fornisce ulteriori ementi per comprendere.

Mi riservo un paio di note conclusive co formulazione di una ipotesi sulla base delle informazioni disponibili.

Come ricordato da Floros il Governo avrebbe la possibilità di esercitare la Golden Power – per la normativa si veda il sito del Governo (https://www.governo.it/it/dipartimenti/dip-il-coordinamento-amministrativo/dica-att-goldenpower/9296) – e fare in modo che ENI sganci, almeno temporaneamente, il prezzo alla vendita da quello della borsa olandese.

Qualcuno avrà sentito parlare della possibilità di calmierare i prezzi. Però nessuno ha dato seguito alla proposta in ambito governativo.

Ricordiamo che un conto è abbassare la tassazione, che poi incide relativamente quando paghi la materia prima il 400% in più in bolletta, altro è incidere sul prezzo alla fonte.

Insomma, questo ennesimo giochetto della finanza speculativa (e di ENI che fa utili da capogiro) ci sta costando la prima di una (lunga?) serie di patrimoniali più o meno occulate con le quali ci vogliono spennare per bene.

Ma perché lasciano che accada, a parte far contento quel cialtrone, guarda caso olandese, del premier Rutte e il compare Dombrovskis?

Vado a riesumare il documento che condivisi a inizio 2021, redatto dal Gruppo dei 30 (finanzieri-banchieri-granlup-pezzdimerd-omdipagl) a dicembre 2020, poco prima che il “vile affarista” divenisse premier italiano (i casi della vita).

Nel “Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid – DESIGNIG PUBLIC POLICY INTERVENTIONS” (https://group30.org/images/uploads/publications/G30_Reviving_and_Restructuring_the_Corporate_Sector_Post-Covid.pdf) troviamo ripetute otto volte le parole “CREATIVE DESTRUCTION“.

Se non lo avete ancora fatto leggete cosa significa – c’è anche la spiegazione del conio da parte di Schumpeter – e forse avrete in mano buona parte della spiegazione sul perché il nostro governo resta con le mani in mano.

Io dico solo che se vuoi distruggere le piccole e medi imprese italiane, dopo averle messe spalle al muro con due anni di deliranti prescrizioni/restrizioni covidiane, un bel modo per ottenere il risultato desiderato è di costringerle “alla canna del gas”.

Ultimissimo appunto per gli indefessi del “HA STATO PUTIN!”, fermo restando che ovviamente anche la guerra ha un suo impatto, seppur nettament inferiore a ciò di cui abbiamo parlato, faccio notare a lor signori che Gazprom continua a fornire gas all’Italia onorando i contratti e soprattutto quei paesi che hanno siglato contratti ventennali stanno ora pagando il gas a prezzo bassissimo e senza potenziali rischi di rialzi futuri. Perché poi i russi non sono mica scemi e mano a mano andranno a monetizzare gli aumenti artificiali da quotazione TTF ricavando di più, magari vendendo di meno.

Select a target language

Translator

Select a taget language: