Occorre a volte, ma sarebbe meglio farlo più spesso, ricordare che ci sono anche le buone notizie.
Il caso è quello segnalato da El Pais oggi nella prima pagina della edizione online.
Si parla di una tecnologia in via di perfezionamento che permette a coloro che hanno subito gravi incidenti con conseguenti danni alla colonna vertebrale di riprendere a camminare (https://elpais.com/ciencia/2022-02-07/tres-paraplejicos-vuelven-a-andar-un-dia-despues-de-recibir-un-implante-electronico.html).
Al momento sono dieci i pazienti trattati che hanno ottenuto ottimi risultati in un arco di tempo definito attorno ai cinque/sei mesi.
Michel Rocatti ha iniziato a camminare con il supporto di un deambulatore a rotelle grazie a una serie di ellettrodi che possono essere applicati sia su pelle che intramuscolo, soluzione verosimilmente migliore in quanto permette di posizionare gli elettrodi con maggiore precisione, e i ricercatori dicono di essere in grado di collocarli al millimetro.
L’articolo che fa riferimento allo studio, svoltosi a Losanna (Svizzera), è stato pubblicato sempre oggi su Nature Medicine (https://www.nature.com/articles/s41591-021-01663-5).
Purtroppo è possibile leggere solo l’abstract a chi non è iscritto al giornale e la cosa mi spiace perché avrei voluto leggere i dettagli tecnici.
Si può però passare dal sito dei trial clinici statunitensi (https://www.clinicaltrials.gov/) e grazie all’ID fornito nell’articolo su Nature ritrovare lo studio (https://www.clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02936453?id=NCT02936453&draw=2&rank=1) e leggere qualche dettaglio in più.
Nell’articolo di El Pais troviamo anche il riferimento al sito della società On Ward (https://www.onwd.com/) che sta dietro lo sviluppo della tecnologia.
Da notare che, a ricordare che si stanno decisamente restringendo i tempi dell’innovazione ed è quindi possibile che anche quelle società nate pochi anni or sono possano progredire velocemente, On Ward è nata nel 2014, soli otto anni fa.
Nel marasma di notizie più o meno deprimenti di questi tempi oscuri fa piacere condividere piccole o grandi luci di speranza per quelle persone che dopo gravi incidenti hanno pensato di aver perso per sempre la possibilità di camminare.
Per concludere se avete conoscenti che si trovano nelle condizioni di cui potete leggere sulla pagina del trial – andate sulla pagina che ho suggerito e scorrete per leggere quali sono le caratteristiche – magari fate sapere loro che potrebbe esserci una possibilità contattando la società per capire se ci sia spazio per nuove sperimentazioni.