Nel corso della mia consueta rassegna stampa online apro il New York Times e trovo in prima pagina la notizia (bomba?) in arrivo direttamente da Pfizer. Hanno trovato la super pillola covidiana che riduce quasi del tutto (-89%) le ospedalizzazioni e annulla le morti. Qui l’articolo: https://www.nytimes.com/live/2021/12/14/world/covid-omicron-vaccines.

Interessato dalla notizia proseguo nella carrellata e trovo la stessa su altre testate mondiali, compreso ilsole24ore (https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-oggi-usa-15percento-positivi-ha-variante-omicron-AEPW4h2#U40806003611Z8E) che alle 13.04 la piazza tra gli aggiornamenti flash dal delirio pseudo pandemico. Un pizzico di ritardo dalle 10.47 del NYT. Mi raccomando, a copiare le notizie che arrivano dagli States bisogna essere un po’ più reattivi. Sennò che cani da riporto siete?

Tutto molto bello! Ora però fammi andare a vedere cosa dice Pfizer.

L’articolo lo troviamo qui (https://www.pfizer.com/news/press-release/press-release-detail/pfizers-novel-covid-19-oral-antiviral-treatment-candidate – non lo indico qui, ma se volete dare un’occhiata c’è anche il link al sito dei trials americani per consultare ulteriori dati) e fornisce qualche dettaglio in più sulla sperimentazione che ha portato al lusinghiero risultato che se confermato dai trial pubblici già partiti – ora andiamo a vedere insieme di cosa stiamo parlando – potrebbe rappresentare, così come lo definiscono loro stessi, un vero e proprio “game changer” nella lotta al “mortifero” morbo del millennio.

Poi mi viene un dubbio istintivo e vado a dare un’occhiata alla Gazzetta Ufficiale dove trovo un bel decreto del Ministero della Salute del 26 novembre (pubblicato ieri, 13 dicembre – https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/12/13/21A07387/sg) con titolo “Autorizzazione alla temporanea distribuzione dei farmaci antivirali molnupiravir e paxlovid.“. Del Molnupiravir avevo già parlato in un precedente articolo per cui glissiamo. A noi interessa la pillola “magica”.

Quindi sappiamo che il giorno 5 novembre 2021 Pfizer ha annunciato di aver trovato la soluzione a (quasi) tutti i casi covidiani, quantomeno a quelli testati nei loro trials, e sole due settimane dopo l’EMA (https://www.aifa.gov.it/-/ema-avvia-la-revisione-di-paxlovid-per-il-trattamento-di-pazienti-con-covid-19 – qui il PDF: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1289823/EMA_Paxlovid_COVID-19_en.pdf/ddbc31a5-8d4c-76e5-9b8d-b13acf739d9a), con a ruota la nostra AIFA, avvia la revisione del farmaco “miracoloso” e il Ministero della Salute dà la sua autorizzazione (in via emergenziale).

Tutto molto bello! E anche stramaledettamente veloce, perché c’è fretta ed emergenza e noi vogliamo salvare quante più vite umane possibile. Giusto?

Bene!

Ah! Quasi dimenticavo. Almeno qualche info è giusto darla sul farmaco.

Cos’è Paxlovid? Si tratta di un antivirale che riduce la capacità di moltiplicarsi del virus all’interno dell’organismo ospite.

E il trial che ha fornito gli strabilianti risultati di cui sopra?

Dunque vediamo, è stato fatto su un campione di 774 persone di cui 389 che hanno assunto Paxlovid e altre 385 che hanno invece assunto un placebo non meglio precisato – e invece sarebbe opportuno sapere con esattezza cosa è stato somministrato al gruppo placebo. Speriamo che presto o tardi ce lo dicano dal momento che parlano di massima trasparenza nella divulgazione dei dati. Se seguono la linea dei cosiddetti “vaccini” stiamo freschi.

Solo 3 su 389 pazienti trattati sono finiti in ospedale e non c’è nessun morto. 27 ospedalizzati e 7 morti nel gruppo placebo.

Su un periodo di 28 giorni di monitoraggio sono stati invece testati 607 pazienti (6 ospedalizzati) contro 612 del gruppo placebo (41 ospedalizzati e 10 morti).

Questo l’arco temporale durante il quale è stata testata l’efficacia e anche la sicurezza del farmaco.

E qui vengono le note dolenti, per lo meno conoscendo i signori delle case farmaceutiche, perché è purtroppo noto come questi signori tendano a nascondere gli effetti collaterali dei loro ritrovati. Tanto al massimo poi pagano una multina e ritirano dopo aver incassato miliardi.

Nel caso di specie sono stati evidenziati effetti collaterali di lieve entità. Ma cosa accadrà se i pazienti subiranno effetti collaterali su un più lungo arco di tempo?

Faranno come in passato? Quando, per esempio, un noto farmaco antidepressivo fu dichiarato “miracoloso” e poi si scoprì che avevano “tagliato” i tempi della sperimentazione per nascondere il fatto che dopo le prime due settimane coloro ai quali era stato somministrato peggioravano in modo improvviso e devastante?

Credo che non sia questo il caso, anche se non ci metteri la mano sul fuoco, per un motivo piuttosto semplice.

Gli antivirali che funzionano esistono fin dal principio di questa farsa pseudo pandemica, solo che le varie agenzie dal farmaco si sono ben guardate dal far partire quei trial pubblici che avrebbero confermato quanto testimoniato dalle centinaia di medici che hanno curato decine di migliaia di persone solo in Italia.

Per la cronaca ricordo che questi medici hanno evitato ospedalizzazioni al 100% e di conseguenza non hanno registrato nemmeno morti. Ma qui il problema lo conosciamo piuttosto bene. Se avessero dato il via alle cure domiciliari precoci già esistenti le case farmaceutiche non avrebbero fatto un centesimo sia con le cure che, soprattutto, con i cosiddetti “vaccini”.

Ora staremo a vedere come procederanno le cose con questa pillola, perché, fermo restando che potrebbe essere l’ennesima miniera d’oro per Big Pharma, allo stesso tempo potrebbe essere utile per capire se determinati risultati di copertura “vaccinale” e diffusione del lasciapassare saranno ritenuti raggiunti o meno.

Anche sulla possibile falsificazione dei risultati con manipolazione dei dati del gruppo placebo, così come accennato sopra, non possiamo dir nulla per cui si tace e si aspetta.

In caso… Buona pillolina a tutti!

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