Dopo la conferenza stampa che ha ufficializzato, anche se aspettiamo come sempre la pubblicazione del DL in Gazzetta Ufficiale per apprendere i dettagli, l’introduzione del Super Lasciapassare Nazifascista non potevo esimarmi dal ricontattare il signor Draghi, mettendo in copia i signori Mattarella e Speranza, al fine di mettere agli atti alcune riflessioni condivise con lor signori.

Agevoliamo il testo della missiva.

Upgrade lasciapassare nazifascista

Salve signor Presidente del Consiglio Draghi,

Saluto anche coloro che ci leggono, sempre che la presente venga inoltrata a lor signori e non cestinata, ovvero il signor Presidente della Repubblica Mattarella e il signor Ministro della Salute Speranza.

Colgo l’occasione della recente conferenza stampa di presentazione del Lasciapassare nazifascista rafforzato per scrivere a tutti voi e condividere alcune riflessioni che, anche qualora la presente fosse ignorata dalle vostre signorie, voglio possano restare agli atti.

Tra le altre amenità pronunciate in quella sede lei ha affermato che i cosiddetti “novax” saranno esclusi dalla società e che conta di farli rientrare per il prossimo Natale.

Quindi secondo lei non entrare in determinati luoghi di aggregazione porterebbe ad essere esclusi dalla vita sociale?

Le faccio notare che il sottoscritto non entra in tali luoghi da diciannove mesi – non accetto di indossare l’inutile e dannosa museruola – eppure non ritengo di aver vissuto al di fuori di alcunché.

Perché vede, non vorrei mai trovarmi a contatto con platee di persone che accettano come “normalità” il fatto di imbavagliarsi, disinfettarsi ogni due secondi e dover presentare un lasciapassare nazifascista per poter accedere a determinati luoghi.

Alle vostre decisioni rispondo con due semplici parole: Tutto qui?

Suvvia, faccia un altro passo avanti, stabilisca l’obbligo.

Certo poi dovrà assumersi le responsabilità, anche di fronte a tribunali internazionali che le assicuro saranno interpellati. Ma almeno così potrà porre fine a questa pantomima dell’obbligo mascherato.

Da parte mia le posso confermare quanto detto a luglio in una precedente missiva.

Potrete porre in essere l’obbligo ed imporre sanzioni, o anche il carcere, per gli inadempienti. La mia risposta sarà sempre NO!

Perché vede, io so che voi avete già vinto sul piano materiale. Ma la lilbertà non è poter entrare in un luogo o avere accesso a determinati servizi. La libertà è di altra natura e da questo punto di vista voi perderete sempre.

Non mi dilungo oltre e chiudo ricordandole Camilla Canepa e tutte le altre migliaia – solo in Europa le segnalazioni ad oggi hanno superato le trentamila con più di un milione di eventi avversi gravi – di morti da sperimentazione di massa. E adessove la prenderete anche coi bambini.

Perché voi lo sapete che si tratta di sperimentazione di massa, quello che è espressamente vietato dal Codice di Norimberga e altri importanti documenti internazionali, oltre che dall’Art. 32 della nostra Costituzione – immagino che voi sappiate chi fece inserire l’ultima frase di quell’articolo, vero? Aldo Moro.

Ebbene, ribadisco il concetto già espresso nella precedente comunicazione.

Chiunque abbia fatto del male alla popolazione italiana, che sia presto o tardi, sarà chiamato a rispondere di fronte a un tribunale internazionale per crimini contro l’umanità.

Già che ci sono porgo i miei saluti a tutti voi.

Mi saluti anche il suo amichetto Klaus. Sappia che sono un suo attento lettore. Ho visto che vi siete incontrati. Chissà di quante belle cose avrete parlato. Anche se in fondo siete solo dei meri esecutori.

So bene che questo genere di comunicazioni passano inosservate nel 99,99% dei casi. Ma voglio lasciar traccia del mio pensiero nei loro archivi. A me piace giocare a volto scoperto, in tutti i sensi.

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