Dopo la Francia andiamo a vedere come se la passano gli amici della penisola iberica.
Sul sito del Governo spagnolo (https://www.lamoncloa.gob.es/lang/en/Paginas/index.aspx) troviamo un rimando, tramite banner, alla pseudo pandemia e alle normative applicate da quelle parti.
Il sito del Ministero della Sanità (https://www.mscbs.gob.es/en/profesionales/saludPublica/ccayes/alertasActual/nCov/home.htm) riporta tutte le info del caso.
In particolare vediamo quelle per i cittadini (https://www.mscbs.gob.es/en/profesionales/saludPublica/ccayes/alertasActual/nCov/ciudadania.htm) che troviamo anche in altre lingue (https://www.mscbs.gob.es/en/profesionales/saludPublica/ccayes/alertasActual/nCov/ciudadania/otrosIdiomas.htm#en).
Nel vademecum spicca la differente distanza rispetto a quella italiana. 1,5 metri contro 1. Ma si sa che questo vairus ha le più bislacche caratteristiche di sempre per cui va bene così.
Nota importante. Tutte le indicazioni che vedete sono “raccomandazioni“, il che significa che non vi sono obblighi. Fatto confermato da alcuni video pubblicati da italiani di passaggio in Spagna che hanno toccato con mano la netta differenza rispetto al nostro Paese.
La vaccinazione procede con andamento lento. Siamo sopra i 37 milioni di inoculati e non sembra che ciò faccia andare nel panico il Governo e i cittadini.
Per completare il quadro di un Paese tutto sommato fuori, almeno in queste settimane, dal delirio pseudo pandemico la ciliegina sulla torta.
Mentre qui ci si interroga sul Super lasciapassare nazifascista da loro non sanno nemmeno cosa sia.
E perché?
Semplice!
Perché in Spagna esiste ancora una magistratura degna di questo nome che ha respinto al mittente ogni tentativo di introdurre il ridicolo certificato da stato dittatoriale delle Bananas.
Spero per i fratelli spagnoli che la cosa duri a lungo. Che se la godano.
Chiudo con le info per i viaggiatori (https://www.spth.gob.es/).
Non è che di lasciapassare non si parli, ma da loro è un pro forma per ricordare che esiste quello europeo.