Per parlare della Francia, come peraltro accade in molteplici paesi d’Europa, bisogna sempre tener presente che i provvedimenti sono applicabili in modo decisamente differente a seconda del territorio locale in cui ci si trova.
Ascoltando la voce di coloro che, magari nostri connazionali trasferitisi nel tempo in Francia, vivono là lo dimostra.
Ad ogni modo convido alcuni riferimenti come di consueto.
Il sito istituzionale del governo riporta tutte le info del caso (https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus).
In generale possiamo dire che la Francia è il Paese che ha ricalcato più fedelmente l’impostazione italiana fin da principio per quanto riguarda l’imposizione del lasciapassare nazifascista.
Come detto però i francesi, oltre a protestare ininterrottamente già dall’anno scorso, spesso se ne fregano (non s’intenda come anarchia allo stato puro ma come disobbedienza civile) e non applicano i dictat del signor Macron.
Una nota importante va ai territori d’oltremare (https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus/outre-mer) che paiono essere stati utilizzati come cavie nei mesi precedenti l’assunzione di politiche draconiane nella madrepatria.
Chiudo con il link per coloro che volessero fare un salto da quelle parti (https://www.diplomatie.gouv.fr/en/coming-to-france/coronavirus-advice-for-foreign-nationals-in-france/) o avessero necessità di trasferirsi anche per motivi politici.
Se poi volete aggiornamenti periodici c’è il canale Youtube di Davide, “Senza fissa dimora” (https://www.youtube.com/c/SenzaFissaDimoraSFD/videos).