Il quarto Paese che andiamo a “visitare” è l’Austria fresca di piccolo terremoto politico dopo le dimissioni del cancelliere Sebastian Kurz.
Sul sito del Governo non troviamo traccia dell’emergenza sanitaria del millennio (https://www.bundeskanzleramt.gv.at/en.html).
Le troviamo sul sito austria.info (https://www.austria.info/en/service-and-facts/coronavirus-information) dove ci sono tutti gli aggiornamenti sulla normativa vigente.
Seguiamo l’ordine proposto partendo dagli alberghi (https://www.austria.info/en/service-and-facts/coronavirus-information/hotels-restaurants). Qui gli ospiti devono presentare prova di un test negativo (validità 48 ore) o di avvenuta vaccinazione. I lavoratori hanno una terza opzione, indossare la mascherina in caso non abbiano test o prova della vaccinazione.
Sempre qui leggiamo delle regole per i ristoranti dove vige il medesimo obbligo con una variante su Vienna, qui è ritenuto valido il solo test PCR e non quelli rapidi antigenici. Anche nei ristoranti i lavoratori hanno l’opzione mascherina.
L’accesso ai musei non richiede alcuna documentazione sanitaria (https://www.austria.info/en/service-and-facts/coronavirus-information/city-trips). I non vaccinati dovranno però indossare una mascherina FFP2 (quindi alla fine la prova la dovrai pur dare).
Per accedere agli eventi ci vuole il lasciapassare e non è richiesta la mascherina (tranne per Vienna dove sono particolarmente incarogniti).
Per entrare nel Paese occorre il lasciapassare (https://www.austria.info/en/service-and-facts/coronavirus-information/entry-regulations). I bimbi sotto i 12 anni non lo devono esibire.
Qui sono dettagliati nel ricordare che se sei vaccinato con lo Sputnik V, quello russo, non sei considerato vaccinato, mentre con Sinopharm o Sinovac sì. Razzisti!
Info extra per viaggiatori provenienti da paesi a bassa incidenza covidiana. Se lo siete vi basta il tampone negativo. Segue lista dei paesi “safe”.
Informazioni aggiuntive sono disponibili riguardo i test (https://www.austria.info/en/service-and-facts/coronavirus-information/tests). Qui c’è da dire che al momento i test sono disponibili gratuitamente previa prenotazione. Curiosità sulla durata. Il test PCR vale 72 ore, ma a Vienna solo 48 ore. Gli antigenici valgono 24 ore.
Ragazzi, abbiamo creato un abominio. Non vedo l’ora di arrivare a Svezia e Bielorussia. Ma proseguiamo.
Mascherine FFP2 obbligatorie per tutti sui trasporti pubblici, funivie, supermarkets, farmacie, pompe di benzina, banche; e poi negozi e musei per coloro che non sono vaccinati e, questa mi è nuova, per i guariti (?).
Per Vienna, come detto prima, regole più stringenti. Sarà che sono meno condizionabili?
Detto questo ricordo quindi che anche qui col lasciapassare non si scherza, ma non c’è traccia di questo in ambiente lavorativo, per ora.
Altra nota a margine. Non è detto che queste regole siano seguite pedissequamente soprattutto in considerazione del fatto che ogni volta che il Governo a inteso stringere le maglie i cittadini, soprattutto a Vienna, sono scesi in strada in massa contro le decisioni prese.
Ultim’ora: Da lunedì ci sarà una stretta in tutto il Paese che si dovrebbe allineare a Vienna. E secondo me vedremo nuove proteste di massa come già accaduto nei mesi passati.