“Anders Tegnell for President!“
Lo dico apertamente perché ormai, dopo diciotto mesi di delirio pseudo pandemico basato sul nulla scientifico, diventa sempre più difficile non vedere o far finta di non vedere che dalle nostre parti la deriva autoritaria ha assunto la forma di una dittatura dei “migliori” con un Parlamento , già prima quasi del tuto esautorato che fa la funzione di mero ratificatore delle decisioni prese da Palazzo Chigi, in un contesto nel quale individuiamo agevolmente almeno tre prescrizioni dissennate sulle quali pongo l’attenzione del lettore.
Intanto diciamo chi è Anders Tegnell (per chi ancora non lo conoscesse).
Tegnell è colui che sta guidando la Svezia come capo dell’equivalente CTS italiano. E dovrebbe essere chiaro che lo ha fatto, e lo sta facendo, con modalità diametralmente opposte a quelle nostrane.
Un anno fa fu intervistato dal canale Youtube UnHerd LockdownTV e in quella occasione promise di tornare per verificare come fossero andate le cose.
Oggi Tegnell può ben dire di aver visto giusto con la sua strategia anti Covid soft.
Ricordo infatti che gli svedesi, buon per loro, da diciotto mesi non conoscono lockdown – in italiano confinamento, per me “carcerazione preventiva dei sani” – e nemmeno l’obbligo utilizzo di mascherine – per me “museruole”. E non c’è neanche il famigerato Green Pass – per me “lasciapassare nazifascista” – che invece da noi sta diventando a tutti gli effetti un obbligo di vaccinazione mascherato.
I risultati li potete vedere da voi (https://www.worldometers.info/coronavirus/country/sweden/) e soprattutto li potete confrontare con paesi come il nostro (https://www.worldometers.info/coronavirus/country/italy/) che hanno fatto del loro peggio ottenendo risultati che definire pessimi è poco.
Il mio pensiero è noto, taglio quindi corto dicendovi di ascoltare con attenzione l’intervista a Tegnell. Vi potrebbe essere utile per comprendere da che parte stia la ragione e dove invece abbia trovato casa la follia.