Qualche segnalazione dal Web per archiviare ulteriore materiale nel momento in cui le cose sembrano volgere al meglio – ma è solo l’estate, non vi illudete – e si moltiplicano i segnali distensivi, quanto meno fuori dall’Italia.

Vediamo infatti in come Israele sia passato dall’apartheid nei confronti dei non vaccinati – sono stati di fatto i primi al mondo a creare un cosiddetto “green pass” che dava diritto di vivere più o meno normalmente ai soli vaccinati – alla riapertura ed eliminazione di ogni prescrizione per tutti di una settimana fa. Normalità ritrovata che lascia perplessi, ma che ovviamente è stata accolta con piacere dalla popolazione.

L’intervista all’artista e attivista Dea fornisce ulteriori informazioni a chi volesse approfondire.

Detto di Israele ci sono anche gli Stati Uniti dove invece l’amministrazione Biden-Harris aveva fatto la voce grossa sulla questione vaccinazione per spingere più americani possibile ad accettare la punturina.

In sostanza il diktat era “o ti vaccini e togli la mascherina oppure te la tieni”.

Peccato che non avevano fatto i conti con i singoli stati che da tempo hanno eliminato tutte le restrizioni, alcuni dei quali (vedi Florida e Texas) hanno perfino legiferato contro il famigerato pass vaccinale e le mascherine.

In definitiva un flop che definisce plasticamente la non proprio reale potenza di fuoco del Presidente degli Stati Uniti, almeno in casa sua. E in effetti credo che conti molto di più qui da noi che non dalle sue parti.

Altre buone notizie le avevamo messe in fila dalla Russia di quel gran figlio di Putin che ormai da mesi vive nella assoluta normalità mentre a voi teledipendenti continuano a raccontare la storiella del cattivo dittatorello pronto a invadere l’Europa così, per sghiribizzo, e sadicamente attivo nella repressione dei suoi concittadini.

I casi che invece mi lasciano perplesso ancora oggi sono quelli di India e Brasile. La prima per quella tremenda concomitanza tra accelerazione della vaccinazione di massa e boom di casi in un Paese che si definiva Covid free fino a poco tempo prima. Il secondo perché arrivano informazioni contrastanti tra vita apparentemente normale e dati sconfortanti sia per numero di casi che di morti.

Nel frattempo ascolto le voci di chi vive negli altri paesi europei, e verifico gli aggiornamenti sui vaccinati, e mi convinco che il nostro sia il Paese che uscirà dopo ogni altro da questa baracconata.

Francia, Spagna, Svizzera e altri paiono aver allentato non tanto nei pronunciamenti, bensì nell’applicazione delle assurde regole covidiane. E così la gente si sta riprendendo la propria vita.

In Germania non è chiaro se sia già nato il Quarto Reich – viste certe leggi approvate dal Bundestag si direbbe di sì – o se sia una facciata. Ma ho solo dubbi per cui non aggiungo altro.

Gli inglesi pare che si avviino a richiudere tutto dopo aver vaccinato a più non posso – che poi non è vero perché i numeri parlano del classico 50% o giù di lì che nessuno pare riesca a schiodare – ora si trovano alle prese con uan delle fantomatiche varianti e numeri in risalita.

Curioso che ci abbiano raccontato la storia della variante inglese contagiosissima proprio nel bel mezzo della campagna vaccinale e ora sia invece quella indiana, che il governo Modi ha definito inesistente, a metterli sotto scacco.

In ogni caso i paesi che dicono di aver vaccinato alla grande sembrano essere messi tutti male, vedi anche Cile, Thailandia, Seycelle, ad eccezione del solo Israele che ha sì raddoppiato in soli due mesi di campagna i morti (da 3.000 a 6.000), ma ora pare non aver più problemi.

A questa carrellata aggiungiamo la news da Zerohedge sul riconteggio dei morti in una contea della California (https://www.zerohedge.com/covid-19/california-county-covid-19-death-toll-lowered-25-after-counting-method-change). Si sarebbero “sbagliati” di un discreto 25%.

Ora, noi cattivoni lo diciamo fin da principio che i morti sono nettamente meno del dichiarato, ma qui registriamo un segnale interessante nella direzione di fare un minimo di luce sulla truffa dei conteggi. E tra l’altro non si tratta dell’unico riconteggio visto quello che sta accadendo dopo l’audit della contea di Maricopa in Arizona. E lì c’è da preparare i pop corn a quanto sembra.

Segnalo poi l’ennesima notizia che ci fa capire come tutta la costruzione mediatica attorno a questa influenza trasformata in pellagra.

In Lombardia Fontana dice che non c’è nessun problema a spostare l’appuntamento per la seconda dose per coloro che vanno in vacanza (https://www.milanoevents.it/2021/06/04/vaccino-lombardia-fontana-seconda-dose-spostare-appuntamento/).

Alla faccia della scientificità paventata quel che sta accadendo è frutto di improvvisazione e altro che non dico (tanto si sa già come la penso).

Su questo punto le mail dal signor Antony Fauci – vi invito a cercarle e leggerle incece di ascoltare le balle che vi raccontano i nostri media di regime. Scoprirete per esempio che oltre alla storia dell’origine del virus c’è quel dettaglio sulla inutilità delle mascherine (lo sapevo già, grazie!) e quell’altro sul conteggio farlocco dei morti italiani – soo illuminanti.

Chiudo con una suggerimento. Finché resterà online – questo tipo di pagine sono state eliminate più volte dai provider – qui trovate un bell’elenco di ottimi risultati della sperimentazione vaccinale in corso: https://esclusacorrelazione.it/. O forse sarebbe meglio dire che abbiamo individuato la nuova malattia del secolo: nessuna correlazione.

Purtroppo l’informazione monotematica sul dogma vaccinale non ve le farà mai vedere, ma i giornali locali le pubblicano, basta cercare.

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