Si sono tenuti a Gerusalemme i funerali di Rabbi Meshulam Dovid Soloveitchik ai quali ha partecipato una folla di più di 10.000 persone in barba (bravi!) all’opprimente lockdown continuato deciso dal Governo del disgraziato premier Netanyahu.

Il Corriere della Sera, sempre pronto a sparare balle, ne ha approfittao per raccontare la storia del rabbino morto di Covid.

In più, come potete evincere dalla lettura del primo pagrafo dell’articolo, ci hanno informato del fatto che Rabbi Soloveitchik avrebbe contratto Covid qualche settimana fa.

Ora, se è vero che con quel “qualche” te la cavi grazie alla indeterminatezza del periodo di riferimento è altrettanto vero che, stampa israeliana docet, la positività era stata riscontrata 3 mesi fa. Qualche settimana? Ma questo è un dettaglio.

Veniamo al sodo.

Condivido il Jerusalem Post (https://www.jpost.com/breaking-news/brisk-yeshiva-head-rabbi-meshulam-dovid-soloveitchik-passes-away-at-99-657288) che resta sul vago rispetto alla malattia e si concentra sulla “terribile” violazione delle norme anti Covid da parte dei convenuti.

Anche il Times of Israel (https://www.timesofisrael.com/thousands-expected-to-attend-funeral-of-ultra-orthodox-rabbi-killed-by-virus/) resta sul vago e preferisce le reprimende di regime verso i cittadini disobbedienti.

Chissà perché?

Israel National News (https://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/295927) ci aiuta fornendo dettagli in più.

Dunque, intanto cominciamo col dire che Rabbi Soloveitchik era un giovanotto di 99 anni. Si dirà però che l’età non conta e che Covid lo ha fatto soffrire per 3 mesi prima di ucciderlo.

Allora aggiungiamo gli altri dettagli riportando il testo di Israel National News:

Rabbi Soloveitchik passed away on Sunday morning at the age of 99, three months after he was diagnosed with the coronavirus. The rabbi’s condition deteriorated on Friday. His condition was stabilized on Saturday, but deteriorated again in the evening and he passed away this morning.
The rabbi had several medical episodes over the last year, including a serious infection, a fall at home, and a complex surgery at Hadassah Ein Kerem Hospital.

Capito?

Quest’uomo di 99 anni nell’ultimo anno ha avuto una grave infezione, è caduto in casa, è stato operato (operazione definita complessa). Ma ovviamente la colpa del decesso è tutta di un virus al quale è risultato positivo 3 mesi fa.

Non fa una grinza nell’ottica del martellamento mediatico di regime.

Perché voi dovete vivere nel terrore.

Prima di chiudere un altro esempio di terrorismo mediatico: https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/01/30/news/da-oggi-ingresso-vietato-in-germania-boom-di-contagi-a-san-pietroburgo-cancellati-in-california-i-festival-musicali-1.39839217/amp/.

Immaginate se ogni tanto vi facessero vedere brasiliani, tanzaniani, bielorussi, russi o svedesi tranquillamente a spasso senza restrizioni.

O anche se vi raccontassero delle numerose cure disponibili che permettono a bravi medici di non far finire in ospedale nessuno dei loro assistiti rendendo la malattia quel che è, ovvero una influenza che diventa più pericolosa di altre solo se imponi gli idioti protocolli OMS (seguiti pedissequamente dal Governo italiano).

Svegliatevi in fretta perché il tempo a disposizione stringe e avanti di questo passo a breve non potrete più nemmeno alzare un dito se continuate ad accettare tutta l’insulsa paccottiglia di prescrizioni senza capo né coda che vi stanno rifilando da quasi un anno.

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