Nuovo video, nuovo articolo per una piccola infornata di notizie più o meno note.
Partiamo dal Gioco dell’Oca, o per meglio dire dal grafico elaborato dal Corriere della Sera (https://www.corriere.it/politica/20_novembre_29/nuovo-dpcm-dicembre-natale-spostamenti-regioni-4634bef6-31b6-11eb-a0a5-b463942ad8f1_amp.html) per presentare le nuove regole inventate dal nostro venerabile Governo per rendere il vostro un piacevole Natale di merda.
Sembra o no il Gioco dell’Oca?
C’è solo un problema, questo gioco non finisce mai e voi tornate sempre alla casella iniziale. Almeno fino a quando lo vorranno quelli che danno ordini ai camerieri governativi.
Lo avete capito vero che… le oche siete voi?
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Andiamo in India per una notizia che onestamente non so se sia opportuno dare più che altro per non disturbare il clima di festa che si è creato in attesa dell’arrivo del salvifico vaccino.
In questo caso parliamo di quello di Oxford e Astra Zeneca.
Leggiamo su indianexpress.com (https://indianexpress.com/article/india/covishield-vaccine-trial-participant-alleges-neuro-breakdown-impaired-cognitive-functions-7073013/lite/) che ci sarebbe stato qualche problemino con un volontario di 40 anni che ha subito un grave danno cerebrale, ma va precisato che il Serum Institute of India, che sta testando e realizzerà il vaccino, respinge ogni accusa.
In ogni caso non vi preoccupate.
Salterà fuori che il volontario era nel gruppo placebo, oppure diranno che a lui è stato inavvertitamente somministrato il pericolosissimo vaccino russo… e tutto andrà bene.
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Avere la possibilità di votare referendum popolari ogni anno, più volte all’anno è una gran bella cosa, ma non significa necessariamente che poi questi si traducano in cambiamento.
In Svizzera si è votato per due referendum piuttosto importanti.
Il primo (https://www.swissinfo.ch/ita/votazioni-del-29-novembre_responsabilit%C3%A0-delle-imprese–il-risultato-rimane-incerto/46191708) si è concluso con il 50,7% della popolazione che ha votato SI’ all’introduzione di nuove norme sulla responsabilità civile delle imprese attive all’estero. Ma la maggioranza dei cantoni ha detto NO e quindi non se ne fa niente.
Il secondo referendum è andato anche peggio (https://www.swissinfo.ch/ita/votazione-svizzera-iniziativa-banche-armamenti-bellico/46189578).
Si trattava di vietare alla Banca nazionale svizzera e alle casse pensioni di investire nel settore degli armamenti.
Risultato eloquente con il 57,5% del popolo e la maggioranza dei cantoni che hanno detto NO.
Per la serie “Pecunia non olet”.
Certo che a furia di votare no prima o poi qualcuno alzerà la mano e dirà “Basta con questi inutili referendum!”.
Noi italiani ne sappiamo qualcosa.
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Di seguito il video.