Ieri ho condiviso il nuovo DPCM con annessi allegati in apertura di “Briciole” del giorno.
Ricordo che parliamo di ben 350 pagine di documentazione (25 di DPCM più 325 di allegati – http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-il-presidente-conte-firma-il-dpcm-del-3-novembre-2020/15617) che rappresentano il record momentaneo di lunghezza della carta straccia prodotta ormai settimanalmente dal governo dittatoriale dell’Italica Repubblica delle Banane.
Mi soffermo sulle novità contenute negli allegati per segnalare la parte a mio avviso più importante da leggere e tenere poi in debito conto quando i nodi verranno al pettine, come si suol dire.
Da pagina 233 del PDF contenente gli allegati (http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_20201103_allegati_.pdf) troviamo i pilastri della risposta pandemica.
Tranquilli, non è roba nostra. Noi il piano pandemico come è noto non lo aggiorniamo dal 2006 checché ne dica tal Ranieri Guerra – uno dei tre referenti OMS che dovremmo cacciare a pedate, ma che continuano a “dare consigli” invece di dimettersi e sparire – e continuiamo a mantenere quello vecchio.
Ne parlo perché vorrei che andaste al pilastro numero 7 (pag. 246), quello denominato “Gestione clinica dei casi”.
Questa sarà una delle prove regine in un futuro processo contro i signori che hanno gestito e stanno gestendo la pandemia mediatica con l’obiettivo non di contrastare il virus, ma di mantenere l’Italia in uno stato di continuo terrore indotto da decisioni “errate”.
Non sto a fare l’elenco, andate voi a leggere quali farmaci si utilizzano per la cura dei malati. Leggete bene quali farmaci sono consentiti e quali vengono bloccati nonché demonizzati.
Letto questo elenco, se avete contezza di quali siano i farmaci che realmente funzionano e quali no, fate due conti e capirete per quale motivo oggi la situazione si sta nuovamente deteriorando portando alla comica decisione di mettere in arresto milioni di persone sane.
Tra l’altro a marzo e aprile con 5 regioni a rischio e 15 tranquille fu chiuso l’intero Paese. Oggi si sono accorti che si possono fare differenze. Vabbè!
Ad ogni modo vi ripeto che nel boicottaggio dei farmaci che funzionano c’è gran parte del problema. Non lo stanno facendo perché sono stupidi. Lo fanno perché hanno ordini ben precisi e continueranno su questa strada.
Noi faremo una brutta fine di questo passo, perché è chiaro che l’Italia perderà il suo tessuto portante costituito da piccola e media impresa che, lo ricordo per i pirla che fanno il calcolo semplicistico economia-contro-salute, non è solo questione di soldi, ma molto di più (e se ve lo dico io che i soldi li eliminerei del tutto e per mia fortuna non ho particolari problemi economici ad assillarmi mi dovreste credere).
E non dimenticate che hanno ripreso a cancellare attività diagnostiche, operazioni e altro e questo porterà a nuove morti (per ora non calcolate in Italia, ma in altri paesi sì) che presto o tardi dovranno pur trovare soddisfazione in qualche tribunale.
Lasciamo perdere poi il nuovo colpo ai bambini e ai ragazzi, già devastati dalla prima tornata di chiusure. Chiedete agli psicologi.
Ci sarà pure un giudice a Berlino…
–
Per quanto mi riguarda, da lombardo in zona rossa, continuo la mia piccola disobbedienza civile. Non posso uscire? Esco! Devo comportarmi da malato anche se non lo sono? Vivo normalmente! Con tanti saluti a lor signori.