Non è che voglio sempre fare il guastafeste (o sì?), ma il nuovo studio pubblicato da The Lancet è una meraviglia.
Dopo il disastro dello studio che avrebbe provato inefficacia e dannosità di clorochina e idrossiclorochina The Lancet rilancia e prova a farci capire che, insieme a OMS e Zio Bill (lo so che non è solo lui, ma mi sta più “simpatico” degli altri) costituiscono la triade della pseudo scienza che sta tenendo in pugno il Mondo.
Spiace vedere che una storica rivista medica si giochi la credibilità per andare dietro al progetto di dittatura sanitaria, ma se i soldi arrivano da Zio Bill devi pubblicare quello che dice Zio Bill.
Ho letto l’articolo “Physical distancing, face masks, and eye protection to prevent person-to-person transmission of SARS-CoV-2 and COVID-19: a systematic review and meta-analysis” (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)31142-9/fulltext).
L’articolo si basa su uno studio fatto sostanzialmente di raccolta dati da ben 172 studi di osservazione provenienti da 6 Paesi e 6 continenti. Direi che abbiamo una copertura abbastanza buona.
Si evince che distanziamento “sociale” (fisico), mascherine (museruole) e protezione per gli occhi (questa vi mancava eh!) abbattono drasticamente la possibilità di essere infettati dal terribile virus.
Ora, sarei tentato di dire a Giuseppi che occorre aggiornare i precetti della New Normal Way of Life perché fino ad oggi a nessuno hanno detto che ci si doveva coprire anche gli occhi, non solo naso e bocca.
Però poi va a finire che quelli l’aggiungono davvero e poi ve la prendete con me.
Scherzi a parte riporto un estratto della Discussion conclusiva dell’articolo.
The primary limitation of our study is that all studies were non-randomised, not always fully adjusted, and might suffer from recall and measurement bias (eg, direct contact in some studies might not be measuring near distance).
However, unadjusted, adjusted, frequentist, and Bayesian meta-analyses all supported the main findings, and large or very large effects were recorded.
Nevertheless, we are cautious not to be overly certain in the precise quantitative estimates of effects, although the qualitative effect and direction is probably of high certainty.
Many studies did not provide information on precise distances, and direct contact was equated to 0 m distance; none of the eligible studies quantitatively evaluated whether distances of more than 2 m were more effective, although our meta-regression provides potential predictions for estimates of risk.
Few studies assessed the effect of interventions in non-health-care settings, and they primarily evaluated mask use in households or contacts of cases, although beneficial associations were seen across settings.
Furthermore, most evidence was from studies that reported on SARS and MERS (n=6674 patients with COVID-19, of 25 697 total), but data from these previous epidemics provide the most direct information for COVID-19 currently.
We did not specifically assess the effect of duration of exposure on risk for transmission, although whether or not this variable was judged a risk factor considerably varied across studies, from any duration to a minimum of 1 h.
Because of inconsistent reporting, information is limited about whether aerosol-generating procedures were in place in studies using respirators, and whether masks worn by infected patients might alter the effectiveness of each intervention, although the stronger association with N95 or similar respirators over other masks persisted when adjusting for studies reporting aerosol-generating medical procedures.
These factors might account for some of the residual statistical heterogeneity seen for some outcomes, albeit I2 is commonly inflated in meta-analyses of observational data,21, 22 and nevertheless the effects seen were large and probably clinically important in all adjusted studies.
Gli autori chiudono dicendo che comunque le evidenze ci sono.
Ora però, se leggo bene, mi dicono che nemmeno uno che fosse uno di quegli studi ha i crismi della rigorosità scientifica che permetta di dire con certezza assoluta “serve” o “non serve” e segnalano evidenti limitazioni di ogni genere che a casa mia inficiano il risultato. O no?
Però noi dobbiamo fidarci degli autori sulla parola perché boh!
Quando la finiranno?
Io comunque adesso chiamo Giuseppi.
Tanto non penso che ci saranno problemi a spiegare che fino ad ora se siete andati in giro solo con la museruola non c’era problema, ma da qui in avanti, in attesa del salvifico vaccino di Zio Bill, morirete tutti se non mettete (obbligatoriamente) gli occhialoni. Vi siete bevuti tutto fin qui, vi berrete anche questa.
Dai, lo chiamo…