Si sa che quando si entra in un Casinò ci si affida alla dea bendata qualunque sia il gioco prescelto per puntare soldini e cercare di far fortuna o anche solo di soddisfare la sete di adrenalina.
Se va male si perde tutto, se va bene si fa festa. A grandi linee il Casinò funziona così.
Qualche giorno fa avevo trattato, come del resto altri, la questione dei Pandemic Bond emessi da OMS e FMI in collaborazione con fantomatici investitori privati (http://www.busnosan.it/wp/2020/03/04/pandemic-bonds/).
Oggi, a distanza di poche ore dalla dichiarazione della pandemia da parte dell’OMS, possiamo dire che gli scommettitori hanno perso i soldini. O almeno così dovrebbe essere anche se non abbiamo modo di sapere se siano state emessi titoli assicurativi extra o altri prodotti finanziari per coprire eventuali perdite.
Intanto però qualcuno aveva fatto un’altra scommessa documentata dal Wall Street Journal nel novembre 2019 (https://www.wsj.com/articles/bridgewater-bets-big-on-market-drop-11574418601).
Il fondo Bridgewater aveva scommesso 1,5 miliardi di dollari sul crollo dei mercati entro fine marzo 2020 e a quanto pare ha vinto.
Lascio stare ogni possibile considerazione sulla botta di c…, fortuna, di Ray Dalio & Co. e su fantomatiche manovre atte a far accadere ciò che serve agli scommettitori. Non cambia nulla, e poi le cassandre che definivano il 2020 come l’anno del disastro si erano moltiplicate da tempo, anche se non troppo ascoltate.
Mi preme solo far riflettere sull’assurdo ambiente della finanza internazionale abitato da queste società, e i personaggi che le dirigono, i quali possono giocare sulla pelle di miliardi di persone che poi subiscono i rovesci dei fortunali finanziari.
Alla fine bastano poche parole. Il problema è questo.
“E pensare che, invece di quattro monete, potrebbero diventare domani mille e duemila! Perché non dai retta al mio consiglio? Perché non vai a seminarle nel Campo dei miracoli?” (la Volpe a Pinocchio).
Fare soldi dai soldi. Ecco il male del nostro tempo.