ESM (European Stability) Mechanism e Grecia.
Come è noto in questi giorni si è scatenata la caciara sulla riforma dell’ESM (https://www.esm.europa.eu/about-esm/esm-reform). Nella pagina i trova tutta la documentazione relativa all’ESM e sotto c’è lo storico del processo di riforma.
Al di là della cagnara italiota, in mezzo alla quale, al solito, si parla di tutto e non si spiega nulla, segnalo giusto un paio di dettagli.
Intanto l’ESM dovrebbe essere una sorta di assicurazione che i 19 paesi UE aderenti pagano per poter accedere a un fondo cosiddetto “Salva Stati”. Noi ci siamo impegnati per 125 miliardi e oni anno versiamo una cifra che se non erro si aggira attorno ai 3 miliardi (essendo nato a fine 2011 dovremmo aver versato già 21 miliardi). Il problema nasce dal fatto che se l’ESM ti “salva” pretende cospicue, nonché prolungate donazioni di sangue dal tuo popolo.
Il trattato di funzionamento dell’ESM (https://www.esm.europa.eu/sites/default/files/20150203_-_esm_treaty_-_en.pdf) spiega bene come ci troviamo di fronte a un ente pericoloso, potenzialmente letale per qualsiasi paese dell’Unione Europea.
Gli articoli dal 32 (Status giuridico, privilegi e immunità) al 37 sanciscono l’onnipotenza di questo ente. In pratica qualunque cosa accada lor signori non si toccano. Non so se è chiaro cosa significhi avere in mano il potere di distruggere intere economie e con esse interi popoli senza dover rendere conto a nessuno dei propri errori.
Quindi il problema non è la riforma, ma l’esistenza stessa dell’ESM.
Già che ci siamo diamo conto del report della Commissione Europea redatto dopo la visita di settembre in Grecia.
Parliamo del paese che è stato definito dal signor Moscovici nuovamente “normale” e che sarà costretto a restare a pane e acqua fino al 2060.
Nel report (https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip116_en.pdf) ci sono tante informazioni sul massacro in atto in Grecia, in particolare quello dello stato sociale. Io mi soffermo sui grafici che propongo di seguito (pag. 127).
A sinistra abbiamo il forecast sul rapporto debito pubblico/PIL da qui al 2060, a destra i finanziamenti necessari allo Stato nello stesso periodo. Il tutto nei classici best, basic e worst case. Anche se lasciassimo perdere il caso peggiore ipotizzato si noterà come la sorte della Grecia sia segnata per i prossimi 41 anni, e con essa quella di almeno due generazioni di greci. Non a caso pare che sia iniziato da tempo un vero e proprio programma di sostituzione etnica con forti iniezioni di immigrati (sul tema si legga http://www.greekcrisis.fr/). Che si arrivi a tanto per dare ossigeno alle banche franco-tedesche e altre, e per mettere sul mercato a pezzo di saldo le infrastrutture vitali di quel paese lascia senza parole.
Tornando alla riforma dell’ESM attenzione infine al dettaglio che qualche osservatore ha fatto notare. A furia di dire che la riforma va contro l’Italia salta fuori che potrebbe invece essere cucita su misura per lo zombie Deutsche Bank, da salvare chiaramente a spese nostre dopo che ci hanno trapanato los cojones con la storia che loro non vogliono pagare i debiti dei paesi poco seri. Sai com’è quando ci sono in ballo 45 trilioni di derivati e tu fai vedere che il problema sono i NPL italiani. Il sistema bancario italiano qualche rimostranza su eventuali fregature per i nostri istituti a onor del vero l’ha fatta in questi giorni. Pare proprio che a questo giro qualcuno voglia prendere i classici due piccioni con una fava.