Nel giorno in cui tocca assistere al botta e risposta tra Conte (istituzionalmente noioso) e Salvini (già all’opposizione) penso alle opzioni in mano al Presidente della Repubblica.
Da quel che dicono i media di regime Mattarella ha tre carte, con diverse sfumature, nel mazzo da cui pescare.
1) Sciogliere le Camere e andare a elezioni.
2) Benedire un Governo elettorale, o anche di legislatura, dove convergano Movimento 5 Stelle, PD, LEU e ci mettiamo anche un opzione Berlusconi che non si sa mai.
3) Varare un esecutivo tecnico.
Queste sono le tre opzioni sul tavolo.
La prima appare come la meno probabile per vari motivi. Uno su tutti che questa non è una scelta alla Mattarella.
Sarebbe però interessante, sul piano politico, dare a Salvini ciò che vuole. Si vota, vince (magari anche con i numeri che gli attribuiscono i sondaggi), va al Governo con Fratelli d’Italia, e con tutta probabilità con zio Silvio a fare da garante (dei cosiddetti poteri forti).
Sarebbe interessante perché Salvini si troverebbe al bivio. O fa (a partire dalla finanziaria che dice di avere già pronta) oppure finisce di nuovo al 4% nel giro di pochi mesi.
La seconda, almeno stando alle parole dei penta-stellati, sarebbe da escludere. Ma non si sa mai.
La terza mi fa tremare i polsi e non aggiungo altro perché sulla questione tecnici (che definisco senza problemi sociopatici da curare) ho le mie idee… supportate da dati e fatti.
Ci sarebbe però una quarta via.
So che molti storceranno il naso ma la ritengo la soluzione migliore per inchiodare tutti quanti alle proprie responsabilità.
Si tratta di varare un Governo 5 Stelle, ovvero un Governo di minoranza.
Così facendo il Governo tornerebbe al suo ruolo istituzionale. Se lo chiamano “Esecutivo” ci sarà pure un motivo.
Ma soprattutto il Parlamento tornerebbe al centro con il ruolo assegnatogli dalla Costituzione in qualità di rappresentante del popolo e di “Potere Legislativo”.
Gli attori in gioco si dovrebbero inchinare ad un must della politica.
Il compromesso che obbliga a collaborare al fine di ottenere leggi e provvedimenti il più equilibrati possibile e nel solo interesse del popolo sovrano.
Il tutto dovrebbe essere suggellato da un discorso alla nazione chiaro e netto nel quale il Presidente metta in chiaro cosa dovrà accadere da lì in avanti.
In questo caso sarei ben lieto di applaudire alla scelta del Colle.
Va detto che qui si ragiona di questioni politiche. E aggiungo, sai mai, che non si tratta di fare il tifo per un Governo 5 Stelle (sono sempre quello che ho votato scheda bianca alle ultime Politiche) anche perché loro per primi sarebbero costretti a sottostare alla legge del compromesso.
Purtroppo non possiamo prescindere dal tener conto del fatto che l’Italia è e resterà in ogni caso un Paese a sovranità limitata.
Dobbiamo fare i conti con i desiderata di Washington e del blocco europeo.
La quarta via sarà valida solo se Mattarella potrà scegliere con mano libera e avrà coraggio.
Ok, già rido. Allora diciamo che abbiamo fatto un mero esercizio di stile.